Migranti: lunedi' marcia a piedi nudi all'ambascita d'Ungheria
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Migranti: lunedi' marcia a piedi nudi all'ambascita d'Ungheria

Migranti: lunedi' marcia a piedi nudi all'ambascita d'Ungheria

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LE PRIME ADESIONI: Emergency, Arci, Amnesty International,Lunaria, Medici senza Frontiere, Centro Baobab (AGI) - Roma, 19set. - "A dieci giorni dalla grande esperienza della Marciadegli Scalzi di Venerdi' 11 settembre al Lido di Venezia e inaltre 75 citta' italiane lanciamo una nuova mobilitazionenazionale: presentiamoci scalzi lunedi' 21 settembre alle ore18 davanti all'Ambasciata ungherese di Roma in via dei Villini12 (zona Porta Pia/ via Nomentana) e davanti a tutti iconsolati dell'Ungheria in Italia, portiamo con noi un cartello'Io sono clandestino, arrestatemi - I'm illegal, arrest me!' oanche 'I sono rifugiato, arrestatemi! - I'm refugee, arrestme'". E' quanto annunciano gli intellettuali e le associazioniche hanno promosso la "marcia delle donne e degli uominiscalzi" al Festival del Cinema di Venezia e in tantissime altrecitta' l'11 settembre scorso Hanno gia' aderito le associazioniEmergency, Arci, Amnesty International, Lunaria, Medici senzaFrontiere, Baobab. "Quanto sta succedendo in Ungheria in queste ore - proseguel'appello - e' inaccettabile e disumano. E' un passo indietronella storia della civilta' europea e dell'umanita' ingenerale. Respingere profughi, richiedenti asilo ed esseri umani ingenerale con muri, manganellate, idranti e gas lacrimogeni e'un atto di barbarie che non possiamo in alcun modo tollerare",continuano gli organizzatori della manifestazione. "L'Europatutta deve reagire e denunciare il comportamento del governo diOrban. Siamo al fianco della societa' civile ungherese che stacercando di opporsi alle scelte del suo governo e chiediamo algoverno italiano di fare tutte le pressioni possibili perevitare che tale barbarie continui", proseguono, "Il motivo diquesta mobilitazione e' sempre quello gia' annunciato con leMarcia dell'11 settembre che qui ricordiamo. Non e' pensabilefermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarlisignifica lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chiscappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruirela pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose,etniche o di genere, significa lottare per i diritti e leliberta' di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dallapoverta', significa non accettare le sempre crescentidisuguaglianze economiche e promuovere una maggioreredistribuzione di ricchezze". "Per chiedere con forza i primi quattro necessaricambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: 1.certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre,catastrofi e dittature 2. accoglienza degna e rispettosa pertutti 3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi diconcentrazione e detenzione dei migranti 4. creare un verosistema unico di asilo in Europa superando il regolamento diDublino Perche' la storia appartenga alle donne e agli uominiscalzi e al nostro camminare insieme", concludono.(AGI).
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