Mattarella: coesione e rispetto o cittadini divorziano politica
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Mattarella: coesione e rispetto o cittadini divorziano politica

Mattarella: coesione e rispetto o cittadini divorziano politica

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(AGI) - Roma, 1 giu. - Lo dice sommessamente, quasitimidamente, ma il messaggio e' chiaro: Sergio Mattarellachiede dimostrazioni di solidarieta', di coesione sociale, dicapacita' di dialogo politico. Altrimenti nessuno si stupiscadelle disaffezioni, degli astensionismi, del distacco tragovernanti e governati. Nessun riferimento diretto ai dati poco lusinghieri dellapartecipazione al voto in occasione delle regionali. Cimancherebbe. Ma i due interventi con cui il Presidente dellaRepubblica caratterizza il suo primo Due Giugno da Capo delloStato hanno un filo rosso che li cuce insieme in unragionamento che tutti sono chiamati ad ascoltare. Atto primo,il messaggio ai prefetti. Mattarella si lancia contro lacorruzione, come piu' volte ha fatto in questo primo scorcio disettennato. Poi aggiunge: "Decisioni efficaci nell'interessegenerale preservano la coesione sociale, lo aiutano lo sviluppoe alimentano la fiducia dei cittadini.. Perseguire l'interessegenerale ed assicurare, in modo uniforme in tutte le aree delPaese, decisioni efficaci a garanzia dei diritti fondamentali edella pari dignita' sociale sono condizioni imprescindibili perpreservare la coesione sociale, per innalzare il ritmo disviluppo e il livello di competitivita', per alimentare lafiducia dei cittadini nelle istituzioni". Questo, pare dire, e' il nocciolo di una democrazia decidente. Coesione e decisionenell'interesse comune, nel saper decidere insieme. Solo cosi'si mantiene lo stare insieme. Atto secondo, l'intervento dopo il concerto in onore dellaFesta dells Repubblica. Mattarella si rivolge prima al MaestroMuti, ed ai giovanissimi componenti dell'Orchestra Cherubini.Una platea che gradisce e a cui si rivolge volentieri. InItalia "occorre piu' coesione, serve maggiore solidarieta': e'questo il messaggio del 2 giugno", declina con una chiarezzaquasi sconcertante, "Domani e' il compleanno della Repubblica.Ricordiamo il ritrovamento della liberta' e della democrazia e la prima occasione in cui si e' esercitato il diritto di votodelle donne". Ci tiene, Mattarella, ha sottolineare che i segnali diripresa ci sono. Ma non e' certo il momento di adagiarsi sugliallori, il lavoro da fare e' ancora tanto: "Questo 2 giugnopresenta qualche segnale di speranza, pur nelle difficolta'quotidiane degli italiani. Si inizia a intravedere l'uscitadella crisi". Sia chiaro: "L'Italia e' un grande Paese, contante energie vitali positive, in ripresa". Ora, pero', "occorre dare loro fiducia e offrire piu' affiatamento". Acominciare da chi e' chiamato ad essere classe dirigente. .
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