(AGI) - Roma, 18 giu. - "Io non ho mai cambiato idea: sono quaper restare fino al 2023". Lo ha detto il sindaco di Roma,Ignazio Marino, durante una conferenza in Campidoglio.
"Io giudico l'intervento alla fine,quando il paziente, dopo la rianimazione, abbraccia ifamiliari, esce dall'ospedale e torna a casa". Questa lametafora medica utilizzata dal sindaco per rispondere a chi gli chiedeva se non ritenesse ingenerosele critiche del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, allasua amministrazione.
"Roma e' una citta' perbene che merita un'amministrazioneperbene: pertanto chiedo alla mia giunta, ai partiti della miacoalizione e alla citta' un grande sforzo affinche' Roma tornia essere, in ogni settore, una capitale europea e del G7", haaggiunto il sindaco. "Onesta' e trasparenza non bastano ma cisono anche le azioni che abbiamo intrapreso". "Abbiamo interrotto la melma che legava alcuni esponentidei partiti politici ad affaristi e criminali", ma "tuttoquesto nostro lavoro di pulizia deve accompagnarsi a unrisveglio civico", ha detto Marino, spiegando che "in alcunimomenti bisogna fare 'reset', perche' non si puo' continuarecon i meccanismi del passato: abbiamo interrotto interrotto ilcircuito perverso che aveva coinvolto cattiva politica, affarie mondo criminale e siamo in condizioni di operare con percorsitrasparenti dove ogni singolo euro viene speso per la vita deicittadini e non per riempire le tasche di cattivi politici,affaristi e criminali". Marino annuncia che "saranno licenziati da Ama i 41dipendenti assunti illegalmente da chi e' stato condannato apene severe dal tribunale". "Siamo in attesa della sentenza definitiva e di poterleggere le motivazioni", ha precisato il presidente di Ama,Daniele Fortini, e quindi "se sara' confermato il convincimentoche le 41 assunzioni della cosiddetta parentopoli sono stateeffettivamente compiute in modo illegittimo quelle personesaranno licenziate". (AGI).