“Lo Stato c'è, ci deve essere e sempre ci sarà dove si manifestano situazioni di precarietà e pericolo” come successe nel 1968 in Valle di Mosso e ora in Veneto, Sicilia, Liguria e Trentino: è l'assicurazione del presidente della repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia per l'anniversario dell'alluvione nel Biellese, invitando a "non lesinare le risorse" per le aree colpite, anche se si dovranno "rimodulare le priorità di spesa". Il Capo dello Stato ha lanciato un appello a far cessare "cementificazioni e consumo del suolo" e a evitare "slogan semplicistici e polemiche artificiose" dopo le tragedie. “Uno sguardo lungo in queste materie può far la differenza ed evitare le terribili perdite umane che si verificano, "ha osservato Mattarella, "l'affermazione, anche in questo campo, dei principi di legalità, deve saperci accompagnare. Limitarsi a evocare la straordinarietà di fenomeni che si ripetono con preoccupante frequenza per giustificare noncuranza verso progetti di più lungo periodo, è un incauto esercizio da sprovveduti”.