Dopo 100 giorni di governo la maggioranza resta salda in Parlamento
A rilevarlo un rapporto AGI/Openpolis. A Lega e M5S si sono uniti quattro senatori e altrettanti deputati

Il governo guidato da Giuseppe Conte è sostenuto da due sole forze politiche, Movimento 5 Stelle e Lega, ma come già successo per gli ultimi governi precedenti - dall'esecutivo Monti fino a Gentiloni - non si è trattato di un'alleanza elettorale, bensì di un 'accordo' politico e programmatico nato all'indomani del voto.
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L’aiuto degli italiani all’estero
Alle due forze politiche si è poi aggiunto il sostegno dei parlamentari del Maie, il Movimento associativo degli italiani all'estero, che conta 2 senatori e 6 deputati e ha incassato una poltrona al governo, con la nomina di Ricardo Antonio Merlo a sottosegretario per gli Affari esteri e la cooperazione. È il quadro delineato da un dossier Agi/Openpolis sui primi 100 giorni del governo Conte.
Sulla fiducia tutto come da programma
Nessuna sorpresa sui numeri ottenuti dal governo in occasione delle prime due fiducie: al Senato l'esecutivo gialloverde ha ottenuto i previsti 171 sì, ovvero 4 voti in più rispetto ai numeri della maggioranza (167 senatori), e si è attestato su una soglia di 'sicurezza' di 10 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta, che a palazzo Madama è fissata a quota 161. I voti contrari sono stati 117, gli astenuti 25.
Meglio di Renzi e Gentiloni
Nel dettaglio, ai 58 voti favorevoli della Lega e 109 del Movimento 5 stelle si sono aggiunti i 2 voti dei senatori eletti all'estero del Maie, Ricardo Antonio Merlo e Adriano Cario, e i 2 voti degli ex grillini Maurizio Buccarella e Carlo Martelli.
Il nuovo governo riesce a superare di 2 voti i risultati ottenuti dai precedenti esecutivi Renzi e Gentiloni: il governo Renzi incassò infatti nel febbraio del 2014 169 sì alla prima fiducia a palazzo Madama.
Stessi numeri a favore per Paolo Gentiloni nel dicembre del 2016 (169 sì). Quanto alla forbice di scarto rispetto alla maggioranza assoluta, avevano fatto peggio gli esecutivi Renzi e Gentiloni, entrambi con soli 8 voti di 'sicurezza'.

Una Camera di sicurezza
Stesso discorso per il primo voto di fiducia alla Camera, anche se qui il governo può contare su numeri meno 'rischiosi' che al Senato. Anche a Montecitorio l'esecutivo targato M5s-Lega ha guadagnato 4 voti in più rispetto ai numeri di partenza: 350 i voti favorevoli, 236 i contrari e 35 gli astenuti.
Si tratta di 34 voti oltre la soglia di maggioranza assoluta (fissata a quota 316). Tuttavia, osserva il dossier Agi/Openpolis, è il peggior risultato ottenuto alla Camera per un governo al suo insediamento dall’esecutivo Letta ad oggi.
La maggioranza poteva contare su 346 voti a favore (222 deputati M5s e 124 della Lega). Hanno detto no alla fiducia Pd, Forza Italia e Leu. Al di fuori del perimetro delle forze che sostengono l'esecutivo hanno votato a favore della fiducia solo i deputati della componente Maie del gruppo Misto e alcuni deputati ex M5s.
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