Maggioranza divisa sulle unioni civili. Lupi, una forzatura inaccettabile
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Maggioranza divisa sulle unioni civili. Lupi, una forzatura inaccettabile

Maggioranza divisa sulle unioni civili. Lupi, una forzatura inaccettabile

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(AGI) - Roma, 7 ott. - Il nuovo testo del disegno di leggesulle Unioni Civili divide la maggioranza. "Ho presentato unnuovo disegno di legge" ha detto la senatrice del PartitoDemocratico Monica Cirinna, "nell'ordinamento giuridicoitaliano ci sara' il riconoscimento pieno delle coppie composteda persone dello stesso sesso attraverso un nuovo istitutogiuridico di diritto pubblico, denominato Unione civile".Cirinna' assicura che non ci sara' "alcun passo indietro sulriconoscimento dei diritti sociali, estensione dellaresponsabilita' genitoriale sul figlio del partner ereversibilita' della pensione" che restano previsti". "Cosa cambia, quindi? Non piu' - aggiunge la senatrice delPd - un registro ad hoc per le unioni civili, le coppie sarannoiscritte, piu' correttamente, nell'archivio dello stato civile.Sono soppressi rimandi agli che regolano il matrimonio: idiritti e i doveri delle coppie unite civilmente. Le leggi, gliatti aventi forza di legge, i regolamenti e i contratticollettivi, ove si riferiscono al matrimonio e ai coniugi siapplicheranno anche alle parti dell'unione civile". "Le coppie di fatto etero e omosessuali vedranno scrittinero su bianco tutti quei loro diritti sanciti dallagiurisprudenza italiana ed europea. Saremo presto in aula -conclude la senatrice Dem - le polemiche non ci spaventano,siamo chiamati a dare delle risposte ai cittadini, alla CorteCostituzionale e alle corti europee, che troppe volte hannocondannato l'Italia". Lupi, dal Pd una inaccettabile forzatura"La nuova versione del ddl Cirinna' sulle unioni civili e' unainaccettabile forzatura di cui non comprendo il senso" ha dettoMaurizio Lupi, presidente dei deputati di Area popolare, "ilPartito democratico, avallandola, sta sprecando un'occasione,non quella di ottenere una legge purchessia con maggioranzespurie, ma di fare insieme una buona legge. Introdurre tensioninella maggioranza continuando ad alzare asticelle divisive none' un buon servizio ne' al governo ne' al Paese".Schifani, inopportuna e intempestiva accelerazioneDallo stesso fronte si leva la voce di Renato Schifani cheparla di "inopportuna quanto intempestiva accelerazione" sullaquestione delle unioni civli "in un momento in cui il Senato ele forze parlamentari, specie quella della maggioranza, sonoimpegnate nel trovare un equilibrio ed un'unita' per portare acompimento la riforma della Costituzione". Sacconi, nuovo ddl divisivo"Il nuovo ddl Cirinna' riproduce sostanzialmente l'originariaimpostazione del riconoscimento della genitorialita'omosessuale e dell'omologazione tra unioni civili e matrimoni,anche se riduce l'esatta sovrapposizione tra i due istituti. Lemodifiche non sono state oggetto di alcun negoziato con NCD"accusa Maurizio Sacconi, esponente di Ncd. "Rimane il macignodivisivo della genitorialita' e della legittimazione dell'uteroin affitto che noi chiediamo anzi di perseguire come "reatouniversale". Binetti: no al ddl Cirinna', valuteremo il nuovo testo"Espunti i riferimenti al matrimonio, ridimensionatal'adozione, definiti meglio i contorni economici dell'intera'riforma' che riguarda il nuovo modello di unione civile, se nepotra' dibattere in aula prima al senato e poi alla camera conmaggiore capacita' di dialogo e di ascolto reciproco" affermaPaola Binetti, anche lei deputato di Area popolare (Ncd- Udc). "Per alcuni - prosegue - questo ddl marcia troppo lentamente,per altri e' sottoposto ad una accelerazione eccessiva inquesta fase della vita parlamentare, ma comunque per tutti e'ormai chiaro che serva una legge, non solo per garantire igiusti diritti delle persone omosessuali, ma anche per bloccare in modo chiaro e definitivo il ricorso all'utero inaffitto e per ribadire la netta differenza tra matrimonio eunione civile. Le stepchild adoption, come prevista dal ddlCirinna', non puo' che condurre direttamente ad incentivare lapratica dell'utero in affitto, di cui non si ribadira' mai asufficienza fino a che punto stravolge il naturale senso dimaternita', coinvolgendo donne in stato di grave necessita'economica. Quanto piu' chiare saranno le distinzioni rispettoal matrimonio e quanto piu' sara' tutelata la condizione difiglio, tanto minori saranno le resistenze all'approvazionedella legge". (AGI).
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