Mafia a Roma: Marino, in Comune trovavo lentezze intollerabili
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Mafia a Roma: Marino, in Comune trovavo lentezze intollerabili

Mafia a Roma: Marino, in Comune trovavo lentezze intollerabili

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(AGI) - Roma, 11 dic. - "In tante aree del Comune di Roma areetrovavo lentezze, frizioni e ostacoli che non mi permettevanodi andare con la velocita' con cui sarei voluto andare". Cosi'il sindaco della capitale, Ignazio Marino, parlando deglieffetti sull'attivita' amministrativa probabilmente provocatidal sistema portato alla luce dall'inchiesta su Mafia Capitale.Per esempio, "Roma dovrebbe avere dei locali all'interno dellastazione Tiburtina da circa due anni, da mettere a disposizionedi giovani creativi, ma per problemi burocratici tra GrandiStazioni e il Campidoglio rimangono bloccati in modointollerabile", ha sottolineato Marino. Secondo Marino "negliultimi mesi, forse anche per una conflittualita' di alcuni neimiei confronti, i lavori dell'Assemblea capitolina erano statiun po' lenti: mi pare questo nuovo ufficio di presidenza, conuna presidente e una vicepresidente entrambe di sessofemminile, stia invece lavorando con l'efficienza, il buonsenso e il pragmatismo tipico delle donne". Quanto alleposizioni espresse in passato da alcuni esponenti del Pd, "nonnutro risentimenti ne' timori: da quando sono stato eletto perme c'era una sola squadra, ma evidentemente per altri c'eranotante divisioni e correnti cui dovevo ubbidire - ha concluso ilsindaco - mentre io devo ubbidire solo ai romani per renderemigliore la loro qualita' della vita". (AGI)
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