Mafia a Roma: Gardini, ben venga ripristino legalita'
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Mafia a Roma: Gardini, ben venga ripristino legalita'

Mafia a Roma: Gardini, ben venga ripristino legalita'

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(AGI) - Roma, 5 dic. - "Non siamo di quelli che fannobarricate. Ben venga ogni operazione di ripristino dellalegalita'". Lo ha detto all'AGI il Presidente dellaConfcooperative, Maurizio Gardini, affrontando il temadell'inchiesta mafia a Roma. "Le indagini - spiega - hannoscoperchiato un'orgia di potere e malaffare, un intreccioperverso di cattiva politica e mazzette milionarie che hannodanneggiato la collettivita', le tante imprese, le cooperativeche operano correttamente sul mercato e sono la stragrandemaggioranza. Quelle imprese che resistono nella trincea delmercato nonostante la farraginosita' della burocrazia, il pesodel fisco, i ritardi di pagamenti della PA, l'appesantimentodelle condizioni di accesso al credito, il calo della domanda eil credit crunch. Incoraggiamo dunque il procuratore Cantonead andare avanti liberandoci dell'acqua sporca, ma senzabuttare il bambino". Il ripristino della legalita' - spiegaGardini - "non lo chiediamo solo a parole, lo mettiamo inpratica per primi, anche nei fatti. Siamo costruttori dilegalita' per quello che possiamo. Sappiamo che Roma e' unapiazza molto delicata ed in tempi non sospetti abbiamo azzeratogli organi delle nostre Unioni di Roma e del Lazio. Siamosostenitori di quel motto che dice "Pulisci il marciapiededavanti casa tua e tutta la citta' sara' piu' pulita". A questomotto ci crediamo ed intendiamo sostenerlo. Perche' i primi asubire i danni di questi fenomeni siamo noi sia in termini diestromissione dal mercato delle imprese che operanocorrettamente a opera delle imprese criminali sia in termini diimmagine". Dunque guerra senza quartiere alle cooperative"sporche". "Si', certo. Non ci rassegniamo a un mercato dovevincono le imprese criminali sul modello descritto dalla stampadi questi giorni perche' invece ci riconosciamo in quello chedi buono le tante cooperative fanno per il paese. Il movimentocooperativo rappresenta l'8% del PIL, crea occupazione per 1,3milioni di persone, eroga servizi di welfare a 7 milioni difamiglie. Assiste anziani, malati, minori, svantaggiati,disabili. Attraverso i workers buyout ricrea lavoro sulterritorio. Attraverso le start up mette le ali alle idee diimpresa di giovani universitari o neolaureati. Attraversol'export remunera al meglio i soci di quelle cooperativeagricole che non delocalizzano dal proprio territorio, mavivono, crea ricchezza e occupazione sul territorio italiano".Questa inchiesta ha aperto anche interrogativi sullatrasparenza del sistema delle cooperative. Gardini su questospiega:"Due le considerazioni. Una sull'approccio culturale chec'e' nei confronti delle cooperative. Non capiamo perche'quando una Spa o una Srl compiono attivita' illegali, che vannodalla corruzione all'essere contenitore per attivita'economiche della criminalita', non si mette in discussione ilmodello d'impresa lucrativa o di capitali. Ed e' giusto,perche' la responsabilita' e' del singolo, dell'imprenditore odell'impresa che opera in modo illegale o criminale. Se capitacon le cooperative, invece, il sistema e' marcio". L'ultimaconsiderazione - conclude il Presidente di Confcooperative -"porta ad un altro tema di grande attualita'. E' il tema dellaconcorrenza sleale a opera delle cooperative fantasma, quelleche aprono e chiudono in pochi mesi, quelle che non vengonoispezionate dal Ministero dello Sviluppo Economico. Pare che,proprio in questi giorni, il Ministero dell'Economia e delleFinanze abbia proposto tagli ai fondi destinati al Ministerodello Sviluppo Economico per vigilare le cooperative. Sarebbeun fatto grave perche' questo strumento di controllo e' uno deipochi filtri che abbiamo per stanare le cooperative illegali.Spero che su questa proposta si faccia retromarcia".(AGI)
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