Cosa ha aggiunto Roberta Lombardi sulla futura alleanza tra M5s e Pd
La capogruppo Cinquestelle in consiglio regionale del Lazio ha rilasciato una intervista alla Stampa. "Ora serve un’alleanza non solo per sconfiggere l’avversario ma per costruire una visione di Paese che in tanti punti, almeno sulla carta, coincide con quella del Pd”

“Ora serve un’alleanza non solo per sconfiggere l’avversario ma per costruire una visione di Paese che in tanti punti, almeno sulla carta, coincide con quella del Pd”. Lo sostiene Roberta Lombardi, capogruppo 5Stelle nel Consiglio regionale del Lazio in un’intervista a La Stampa.
Secondo Lombardi, infatti, “il percorso unitario è preferibile, e non solo per battere qualcuno, ma per la costruzione di un progetto”. Dopo 14 mesi con la Lega salviniana, “se vogliamo guardare al futuro – dice – vedo più affinità con il centrosinistra, soprattutto sui temi ecologici e dei diritti civili”. Questo almeno sula carta, perché poi andando a fondo nelle cose e guardando nel merito, precisa Lombardi, ci sono cose, come ad esempio il decreto Sblocca Italia del Governo Renzi, che “era un provvedimento conservatore, che non potevamo condividere”.
Ma il fatto che Renzi non sia più nel Pd può aiutare il rapporto con i dem? Alla domanda l’esponente 5 Stelle in Regione Lazio dice che questo è un tema “su cui si dovrà confrontare il Pd” mentre ai 5Stelle spetta rimanere “sui nostri punti programmatici: alcuni non sono entrati nel contratto con la Lega, oppure non sono stati fatti perché la Lega ha stracciato quel contratto”. Ora quel che serve è un’alleanza “per costruire una visione di Paese che in tanti punti, almeno sulla carta, coincide con quella del Pd” ribadisce Lombardi.
Al quotidiano torinese che chiede poi se l’uscita dei due assessori regionali del Lazio, Manzella e Bonaccorsi, diventati sottosegretari di governo verrà rimpiazzata con due esponenti 5Stelle o di area, Lombardi risponde che “ogni valutazione su questo è prematura, vedremo nei prossimi mesi cosa accadrà a livello nazionale”.
Rispetto invece alle alleanze per le regionali, Lombardi afferma che “ogni territorio ha la sua specificità, e ogni partito nelle diverse Regioni la sua storia. Si valuterà caso per caso”. E il caso umbro? Su questo aspetto la capogruppo pentastellata del Lazio sostiene che “con l’Umbria le forze politiche hanno fatto un passo indietro e i cittadini un passo avanti. Io preferisco questo modello civico al sostegno a Bonaccini, ma non mi permetto di dare giudizi sulla sua amministrazione”, afferma.
Ma nel Movimento c’è comunque una sacca di scontento su cui Lombardi si interroga così: “Fatico a capire perché finché c’è stato il M5s con la Lega andava tutto bene e ora devono esserci problemi. Io sono rimasta all’idea che destra e sinistra a livello ideologico sono uguali: noi dobbiamo vedere con chi riusciamo a realizzare i nostri impegni”. Infine su Di Battista critico e scettico nel giudizio sul Movimento: “Non dirò mai che Alessandro vuole danneggiare il M5s, lui ci si è tanto speso. Credo faccia bene a rimanere guardingo”. Poi però gli dà un consiglio: “Non farsi strumentalizzare da chi si trovava più a suo agio con la Lega che non con il Pd”.
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