Legge stabilita', scontro tra renziani e sinistra Pd
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Legge stabilita', scontro tra renziani e sinistra Pd

Legge stabilita', scontro tra renziani e sinistra Pd

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(AGI) - Roma, 18 nov. - E' scontro tra la sinistra Pd e irenziani. Questa mattina Stefano Fassina, Pippo Civati e GianniCuperlo hanno presentato in una conferenza stampa 8 emendamentialla legge di Stabilita' siglati da una trentina di deputatidem. Fassina ha spiegato: "Vogliamo provare a correggere ilsegno della politica economica del governo che non affronta inmodo adeguato i drammatici problemi che ha di fronte il paese".Il primo obiettivo, ha aggiunto, "e' il contrasto alla poverta'che riguarda fasce purtroppo sempre piu' larghe del cetomedio". Gli 8 emendamenti toccano punti qualificanti dellaStabilita' dal bonus degli 80 euro a quello bebe' con alcunedelle proposte di modifica, cosi' hanno spiegato gli esponentidella minoranza dem, che puntano a una migliore "distribuzionedel reddito allo scopo di sostenere i consumi, la domanda e laripresa". Ma le proposte di modifica non sono piaciute ai renziani,soprattutto per il metodo usato. Ernesto Carbone, dellasegreteria nazionale Pd, ha attaccato: "Altro che metododemocratico, altro che discussione e confronto interno. Aparole si dice di volere il bene della casa comune, nei fattici si comporta come se non se ne facesse parte". E rincara ladose: "Senza entrare nel merito dei contenuti, e' davveroincredibile che parlamentari, che fino a prova contraria fannoparte di un gruppo politico, convochino una conferenza stampaper illustrare emendamenti alla legge di Stabilita' pensati eredatti senza tener conto di una discussione nel gruppo e nellacommissione competente". Duro anche il senatore del PdAndrea Marcucci, presidente della commissione cultura a PalazzoMadama: "Fare conferenze stampa contro le misure del propriopartito e del proprio governo ha dell'incredibile. A parole sidice di far parte della 'ditta', mentre nei fatti si lavoracontro. Spettacolarizzare il dissenso - sottolinea ilparlamentare - alla spasmodica e continua ricerca dello scontrocon il premier Renzi va oltre ogni logica di buon senso. Cio'che e' avvenuto oggi e' l'esatto contrario delle regoledemocratiche che presiedono il il confronto all'interno di unpartito". Il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, pero'sottolinea che gli emendamenti presentati dalle minoranze delPd alla legge di stabilita' "rafforzano l'attenzione socialedel provvedimento, in particolare per le fasce piu' deboli.Questo e' il senso politico degli emendamenti e spero silavorera' per assumerne una parte significativa. In Parlamento- prosegue Speranza - c'e' un confronto aperto con tutti. Comee' noto io non ho votato Renzi ma il tema di fondo e' come sista in un partito plurale e anche il Pd come soggetto dicambiamento. Per me, c'e' un confronto aperto con tutti". .
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