Lega: torna Pontida, affondo Salvini su Papa e la ruspa per Renzi
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Lega: torna Pontida, affondo Salvini su Papa e la ruspa per Renzi

Lega: torna Pontida, affondo Salvini su Papa e la ruspa per Renzi

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(AGI) - Pontida (Bergamo), 21 giu. - La Lega Nord torna aPontida. Dopo lo sbarco a Roma, con la manifestazione in piazzadel Popolo, e le aperture al Sud, il Carroccio ritorna sul'sacro prato' della Bergamasca dove, nel 1167, avvenne ilgiuramento che diede vita alla Lega lombarda, luogo eletto asimbolo delle istanze autonomiste e secessioniste del Movimentoche fu di Umberto Bossi. "La Lega non cambia", scandisce MatteoSalvini, alla sua seconda Pontida da segretario. Da Bossi aRoberto Calderoli, tutti a rassicurare i militanti chesventolano le bandiere con la Croce di San Giorgio e il Leonedi San Marco: non diventeremo un partito nazionale, assicurano.Ma, nel frattempo, la Lega e' gia' cambiata, perche'nell'affollato 'pratone' sventola anche qualche bandierapugliese e abruzzese o di 'Noi con Salvini', il movimento concui il partito si presenta nelle Regioni del Centro-Sud. E laparola 'Padania' scompare dai discorsi dei leader (tranne cheper il senatur che si ostina al suo vecchio 'ruggito',"Padania" attendendo che i militanti rispondano, stavolta afatica, pero', con il grido "Libera"). Salvini, inoltre,infrange un tabu' e chiude il suo intervento esortando isostenitori a "liberare l'Italia e le Italie". Per il resto,poco cambia a Pontida: soliti striscioni 'Secessione, Italiamerda', soliti gazebo con panini alla salamella, e militantidai look estrosi con pochette, foulard o t-shirt verded'orinanza. Molti indossano la t-shirt uguale a Salvini, quellacon la scritta 'Ruspe in azione' realizzata dai Giovani padanidopo che il leader del Carroccio fece scandalo evocando leruspe per radere al suolo i campi Rom (Salvini l'ha messa anchealla figlioletta Mirta, due anni e mezzo, rimasta per tutto iltempo nel retro del palco insieme alla madre, GiuliaMartinelli). Alla sua seconda Pontida, il capo'nazional-padano' crede fermamente nella capacita' della suaLega di diventare forza di governo e la ruspa - che troneggiadi fianco al palco - la evoca contro Matteo Renzi. "La ruspa fagiustizia di tanti errori: la ruspa la uso per Renzi, non perqualcun altro", assicura, e' un "simbolo di lavoro" non e' robada intellettuali e forse e' per questo che Laura Boldrini haproblemi e la critica. Nel corso di un intervento lievementepiu' moderato del solito - scevro da parolacce e 'vaffa' -Salvini non si risparmia una dura stoccata al Papa. "Mi fapiacere" che, nel corso della sua visita in Piemonte, "abbiatrovato il tempo di incontrare dei rom: sono sicuro che avra'incontrato anche torinesi sfrattati ed esodati", diceprovocatoriamente. "Non mi permetterei di attaccare mai ilPapa", prosegue, autodefinendosi "ultimo dei buoni cristiani",ma, "rispetto chiama rispetto: e' giusto che il Ponteficechiami aiuto per tutto il mondo, ma altrettanto giusto che chie' pagato dai cittadini italiani pensi prima ai cittadiniitaliani. Uomo si' ma fesso no, cristiano si' ma autolesionistano". Bambini e mamme chiamati intorno al palco insieme a lui,Salvini insiste piu' volte sul messaggio-esempio di"normalita'" che vuole dare con la sua Lega. "Qui non c'e'rabbia, ne' rancore: siamo qui per costruire la speranza e ilfuturo dei nostri figli. La paura la lasciamo a Renzi e allesue damigelle" sostiene. "La scelta della Lega e' una scelta dinormalita' - sottolinea, citando anche San Francesco -. Noi nonproponiamo cose irrealizzabili e non compriamo i voti con 80euro". E poi elenca tutti i punti del programma leghista,costruito in questi mesi: la lotta contro l'Europa ("Unionesovietica criminale, che vuole ammazzare le nostre identita' ele diversita'"), la battaglia contro le sanzioni alla Russia,la proposta di flat tax al 15%, ma anche gli asili nidogratuiti fino a due anni, come in Francia, e il servizio civileobbligatorio per i giovani. Netta la posizione sui diritticivili: nessuna contrarieta' al riconoscimento di alcunidiritti, ma il "matrimonio si fa tra un uomo e una donna e ibimbi vengono adottati dalla mamma e dal papa'". "E se dalleparti del Pd si dice che questo e' un concetto medievale iodico 'Viva il Medioevo' piuttosto che la barbarie che qualcunoa Bruxelles ci vuole imporre". Poco prima di Salvini dal palcoprende parola Bossi. Un'occasione, per il senatur - tra baci eabbracci con Salvini sul palco - per replicare alla stoccatalanciatagli dal suo successore ieri (A chi gli chiedeva qualedifferenza vede tra la sua Lega e quella di Bossi, Salviniaveva risposto: "I voti, che in politica contano"). "La Leganon ha bisogno di allearsi", scandisce il fondatore delCarroccio. Un'eventuale alleanza e' possibile solo con chi "e'ragionevole" e "con chi capisce che il Nord non puo' essereschiavo dello Stato italiano, che non e' mai uscito dallo Statofascista". "I voti non sono niente, anche in democrazia, se nonsono finalizzati a cambiare il Paese. Per fare alleanze con noici vogliono i voti, non chiediamo voti per i voti ma per farele riforme. Spero che la Lega sia ancora cosi'". Si vedra', nelfrattempo Salvini non si dice disposto ad alleanze a tutti icosti, ribadisce il suo 'niet' ad Angelino Alfano e pretendel'avvio di un confronto sui programmi. Nei ringraziamenti citaanche giornalisti e intellettuali che, pur non votando Lega,stanno dando una mano al Movimento, tra cui Massimo Fini,Vittorio Feltri, Pietrangelo Buttafuoco, Alberto Bagnai, e LucaRicolfi. In attesa di organizzare una 'Pontida del Sud': "Cistiamo lavorando. Ci sono gia' proposte di localita' pronte adaccoglierci". .
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