Jobs act: Serracchiani, un eccesso posizione Boldrini. Fassina difende presidente Camera
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Jobs act: Serracchiani, un eccesso posizione Boldrini. Fassina difende presidente Camera

Jobs act: Serracchiani, un eccesso posizione Boldrini. Fassina difende presidente Camera

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(AGI) - Roma, 22 feb. - "Mi e' un po' dispiaciuto, anchepersonalmente oltre che politicamente, che la terza caricadello Stato, che ha una posizione di terzieta', prenda unaposizione cosi' di fronte alle riforme del governo. Mi sembraun eccesso rispetto alla sua posizione di garanzia". Lo hadetto il vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani, aL'intervista su SkyTg24, riferendosi alle affermazioni di ieridel presidente della Camera, Laura Boldrini, secondo la qualenel dibattito parlamentare sul Jobs act, il Parlamento "e'stato ignorato". "Non mi piace un uomo solo al comando, non rispetta l'ideadi democrazia" aveva detto anche la Boldrini riferendosi alpremier Matteo Renzi. "Non trovo giusto - commenta laSerracchiani - parlare di un uomo solo al comando. C'e' unpartito il Pd che e' fatto di tante donne e di tanti uomini,che rappresenta una base larga degli italiani e che decide chevanno fatte determinate cose. Renzi non decide da solo, madecide di andare fino in fondo attraverso le scelte delpartito. Siamo di fronte in quest'anno di governoall'impostazione di tantissime riforme, che vanno portateavanti e vanno fatte. E fare le riforme non e' una derivaautoritaria". Dunque, come spiega la posizione espressa dalla Boldrini?"Questo lo deve chiedere a lei, anche perche' ha assunto unruolo politico nel fare certe affermazioni e credo lo abbiafatto in questo contesto, ma non lo so, questo lo chieda a lei,lo chieda alla dottoressa Boldrini".Ma anche Fassina si schiera con Boldrini, difende Parlamentodice: "Un abbraccio solidale a Laura Boldrini" arriva, viaTwitter, da Stefano Fassina. L'esponente della minoranza Demrileva che la presidente della Camera, con la sua presa diposizione di ieri sul Jobs act, "difende l'autonomia delParlamento, non una posizione politica di parte". (AGI).
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