Impresentabili: da M5S a Alfano, ecco le reazioni dei partiti
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Impresentabili: da M5S a Alfano, ecco le reazioni dei partiti

Impresentabili: da M5S a Alfano, ecco le reazioni dei partiti

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(AGI) - Roma, 29 mag. - "Nessuna sorpresa per la non presenzadi alcun candidato del M5S nella lista degli 'impresentabili'redatta dalla commissione Antimafia. Lo stesso non possiamodire delle altre forze politiche. Forza Italia, Ncd, Fratellid'Italia, oltre le liste a loro collegate, sono ben presentinella lista. A partire dal candidato del Pd alla regioneCampania, Vincenzo De Luca". Cosi' i membri della commissioneAntimafia del M5S. "E' oltraggioso che i partiti abbiano chiusotutti e due gli occhi offrendo ai cittadini candidati indegnidi rappresentarli. Se i partiti adottassero le stesse misuredel M5S non ci sarebbe bisogno di leggi ne', tantomeno, che unacommissione parlamentare ne dichiari la loro impresentabilita'"concludono i 5 stelle.- "De Luca impresentabile per concussionereiterata. Renzi sei responsabile di questo scempio altro che'liste pulite'. A casa", scrive su Twitter il senatore M5SAndrea Cioffi. Per la senatrice del Pd Francesca Puglisi e'"Indecente l'utilizzo della commissione antimafia comestrumento di vendetta politica". Un altro esponente del Pd, ilsenatore Andrea Marucci, afferma che "Contro gli impresentabiliservono buone leggi, quelle che sta facendo governo Renzi.Imbarazzante e inutile lo show di Rosy Bindi". Scende in campoanche Italia Unica, il partito guidato da Corrado Passera."Abbiamo dunque la lista degli 'impresentabili', almeno secondoquanto sostiene la Commissione Antimafia. Una 'indagine' decisain fretta e furia, in ritardo e senza allargare lo sguardo atutta una serie di criticita' altrettanto importanti, destinataa scatenare polemiche e ricorsi". "Come abbiamo detto piu'volte - e' scritto in una nota di Italia Unica - i primicolpevoli sono i partiti, disposti a tutto pur di raccoglierequalche voto, ma soprattutto disposti a chiudere uno o entrambigli occhi nella verifica del passato e del presente di chicorre per le Regioni. E suona quasi beffardo che il voto per ilrinnovo di quei consigli regionali gia' travolti dagli scandalie dalle indagini, sia oggi macchiato dalla partecipazione dipersonaggi che meglio avrebbero fatto a rimanere a casa"."Anche questa vicenda, come i veleni delle ultime ore e laraffica di comparsate dei leader in cerca di risposte sul pianonazionale e non certo interessati alle questioni locali,portera' ad un astensionismo record sul quale tutti dovranno edovremo riflettere. Mai come questa volta - conclude la nota -il rispetto per l'elettore e' venuto meno. Ed e' il peggiormodo per celebrare riforme istituzionali che vanno in unadirezione ancora piu' lesiva dei diritti dei cittadini",conclude. Per il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, "E' lalegge che stabilisce quando ti puoi candidare e quando non tipuoi candidare. E una volta eventualmente eletto, quando devidecadere e quando devi o puoi rimanere in carica. Il restoappartiene alla responsabilita' dei partiti". (AGI).
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