Immigrati: Renzi contrattacca, soldi a chi accoglie
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Immigrati: Renzi contrattacca, soldi a chi accoglie

Immigrati: Renzi contrattacca, soldi a chi accoglie

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(AGI) - Garmisch-Partenkirchen,8 giu. - (dall'inviato PaoloMolinari) - Altro che penalizzare i sindaci che accolgono iprofughi: per i primi cittadini d'Italia il governo ha incantiere un provvedimento per premiare, economicamente, queicomuni che accoglieranno i migranti. L'idea e' stata lanciata dal ministro Angelino Alfano esottoscritta dal presidente del consiglio Matteo Renzi:"Dobbiamo dare incoraggiamenti e incentivi anche sul patto distabilita' ai comuni che ci danno una mano. C'e' pienacondivisione con quello che ha detto il ministro Alfano", haspiegato Renzi in conferenza stampa al termine del G7. Il provvedimento deve essere ancora concepito dal punto divista normativo e non finira' nel ddl enti locali. Con ogniprobabilita' occorrera' attendere. Ma quella del premier e'stata una risposta ai governatori di Liguria, Lombardia eVeneto che hanno minacciato tagli ai trasferimenti regionaliper quei comuni che accoglieranno. Difficile che possarealmente accadere senza incappare nella Corte Costituzionale,ma in ogni caso la sola levata di scudi da parte dell'asse delNord rischia di vanificare il lavoro del governo a livelloeuropeo. "Non siamo di fronte ad un fenomeno appcalitico" hadetto Renzi stigmatizzando coloro che investono le businessdella paura. La cifra dei 24mila profughi da spostaredall'Italia, avanzata nel piano della Commissione, e' giudicatatuttavia e"del tutto inadeguata dal premier". Quella dellaquota di migranti, ovvero il numero di profughi da dislocarenei singoli Paesi europei, e' una partita ancora apertissimache il premier intende giocarsi nel consiglio straordinario del25-26 giugno. Bisogna andare a dire ai partner europei chebisogna fare di piu'. Non un compito facilissimo quando sonogli stessi governatori italiani a remare contro la dislocazionedegli immigrati. Una posizione tanto piu' incomprensibile perRenzi che ricorda bene come sia stato il ministro Maroni aconcepire il piano sull'emergenza immigrati e come quel pianofu firmato anche dal governatore Veneto, Luca Zaia. Per ora e' il "modello Maroni" a dover essere applicato, mail premier ha gia' pronta l'alternativa. Come lui stesso dice,cambiare non e' questione di giorni, "ma di settimane". Ilprimo paso e' investire nella cooperazione internazionale, unsettore caduto nel dimenticatoio con le ultime amministrazioni:"Sulla cooperazione internazionale l'Italia e' stata, negliultimi anni, la peggiore nel G7. Dobbiamo ricominciare anche dali' per dare una risposta al tema degli immigrati", ha spiegatoRenzi. Non basta gridare "abbattiamo le prefetture", non serve"affondate die barconi". E anche la risoluzione dell'Onurischia di sortire l'effetto del pannicello caldo: "Larisoluzione Onu e' utile, ma non e' con essa che si risolve ilproblema". Il premier vuole percio' in impegno diplomaticoforte in Libia. Intanto per costringere le fazioni in campo adialogare, formare un governo e con esso affrontare laquestione dei mercanti di esseri umani. Fatto questo, investirenella cooperazione con i Paesi africani. E per "dare il buonesempio", Renzi e' pronto a recarsi in vista ufficiale nelCorno d'Africa, ad Addis Abeba, a meta' luglio. (AGI).
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