Immigrati: Renzi, basta paure Zaia, via da luoghi turistici
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Immigrati: Renzi, basta paure Zaia, via da luoghi turistici

Immigrati: Renzi, basta paure Zaia, via da luoghi turistici

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(AGI) - Roma, 12 giu. - "Ci sono tanti che abbaiano allaluna, che vivono sulle paure, che pensano che l'unicadimensione sia chiudersi in casa". Nel giorno in cui sisusseguono le notizie sugli immigrati accampati alla stazionecentrale di Milano, e un ferroviere viene aggredito da duelatinoamericani e rischia di perdere l'uso di un braccio,Matteo Renzi invita a non creare panico. Senza interveniredirettamente sui singoli tema, il premier parla diglobalizzazione e fa notare che "per troppo tempo si e' pensatoche, nel mondo, la globalizzazione negasse l'identita'. Iocredo che oggi si debba scrivere una pagina nuova, l'identita'e le radici non sono ostacolo alla globalizzazione ma unaopportunita'". "Il mondo 'piatto' nel quale stiamo vivendo - hacontinuato - non impedisce di esprimere ma valorizza le singoleidentita'". A cercare di dividere i temi della sicurezza daquelli dell'accoglienza ci ha provato anche il presidente dellaCei Angelo Bagnasco: "Sicurezza e legalita' sono un doverepreciso di uno Stato democratico e civile - ha detto -, maquesto dovere non puo' essere chiusura e non accoglienza versochi e' disperato". Ma i governatori del Nord attaccano. LucaZaia scrive ai prefetti della sua Regione per chiedere unallontanamento dei migranti dalle localita' turistiche. Mentreil leader leghista Matteo Salvini taglia corto: "uno a Milanovuole prendere il treno, non la scabbia. Nelle altre citta'd'Europa ci sono 100 malati di scabbia che bivaccano nellestazioni di Monaco di Baviera o della Francia o della Svizzera?Noi siamo Terzo mondo". E Silvio Berlusconi dichiara tutto ilsuo choc per il dramma del ferroviere aggredito: "Poliziacomunale e forze dell'ordine devono lavorare con l'esercito.Siamo invasi, ma il governo dov'e'?". A Salvini risponde DeboraSerracchiani, dal Pd, che stigmatizza: "L'impressione e' cheSalvini si aggiri sui barconi dei profughi come un avvoltoio,augurandosi che ne vengano sempre di piu' per poter lanciarestrida piu' acute". Renzi intanto, impegnato all'Expo al businnes forumItalia-Messico, tira dritto sul tema delle riforme: "Per troppianni abbiamo fatto la 'siesta', invece di fare le riforme". "Sevogliamo essere competitivi" bisogna "crescere", non bisognaessere "ostaggi della cultura della lamentazione". "Il Messicolo sta facendo", ha continuato il presidente del Consiglio,"l'Italia lo ha fatto, ma puo' fare di piu'". Uno dei primi obiettivi che si pone il governo "e'combattere per un mondo piu' giusto dove la crescita economicasi accompagni a capacita' di offrire opportunita' a tutti" hadetto ancora. E strigliando ancora una volta il fortino diBruxelles ha spiegato che la politica e' "una cosa seria", ede' il "tempo della politica con la 'P' maiuscola, non dellatecnocrazia" sia in America latina che in Europa. SecondoRenzi,"l'ubriacatura tecnocratica sta finalmente segnando il passo",in Europa. A Bruxelles, osserva il premier, si sta cominciandoa capire che "l'Europa non crescera' piu' se continuera' apensare" che si va avanti "soltanto affidandosi a ricettetecnocratiche". Infine un nuovo cenno al tema che sta scaldando lesegreterie dei partiti a Roma: "Dobbiamo impegnarci una lottasenza quartiere alla corruzione e alle inefficienze" ma altempostesso dobbiamo anche offrire delle "prospettive". Insomma,"dobbiamo seminare il futuro non la disperazione", ha aggiuntoil presidente del Consiglio. (AGI)
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