Governo alza stime di crescita, Boschi "in Def +0, 7% Pil 2015"

(AGI) - Cernobbio - Il governo indichera' nel Def chepresentera' ad aprile in Parlamento una previsione di crescitadello 0,7% per il  [...]

(AGI) - Cernobbio, 28 mar. - Il governo indichera' nel Def chepresentera' ad aprile in Parlamento una previsione di crescitadello 0,7% per il 2015. Lo ha affermato il ministro per leRiforme Maria Elena Boschi, oggi al Forum Confcommercio aCernobbio. Il ministro ha fatto riferimento alle previsioni diConfcommercio diffuse ieri, secondo cui la crescita nel 2015sara' superiore all'1%. "Io sono convinta che si realizzera'questa crescita - ha detto - ma nel Def che sara' presentato inParlamento il 10 aprile il governo dara' margini piu' bassi, lo0,7%. Non vogliamo essere ottimisti ma prudenti e oggettivi,vogliamo essere seri e determinati nel portare avanti le nostrepolitiche". Il governo non sprechera' "l'attimo fuggente", lapossibilita' di fare le riforme entro il 2018. Ha spiegato ilministro Maria Elena Boschi. "Siamo sulla strada giusta - hadetto - sappiamo che molte riforme iniziate vanno portate atermine. Da qui al 2018 non bisogna perdere neanche un giorno.Non e' la sfida del governo o del Parlamento, e' una sfida checoinvolge tutto il Paese. Sono convinta che non bisognasprecare l'attimo fuggente, le opportunita' di cambiamento cheabbiamo". Le riforme, ha aggiunto "vanno affrontate tutteinsieme, perche' mirano allo stesso obiettivo". Sulla leggeelettorale "ci sono tutte le condizioni perche' il Parlamentopossa fare il proprio lavoro. Il Pd e' sempre compatto neimomenti decisivi, come abbiamo dimostrato l'ultimo anno". "Nonc'e' bisogno di nessun decreto legge - ha detto - abbiamo unalegge in Parlamento che e' stata votata da Camera e Senato ede' stata calendarizzata in aula per il 27 aprile". Quanto alPd, e' stato compatto "in tutti i passaggi fondamentali delleriforme istituzionali, non solo la legge elettorale. Ciconfrontiamo, ascoltiamo, poi si decide a maggioranza". E'"strano" che ci siano politici che all'estero critichino "cosi'aspramente" il proprio Paese, sarebbe come se "un commerciantefuori dal proprio negozio dicesse 'non entrate, fa schifo, nonc'e' niente di buono da comprare". "E' normale - ha concluso -che in una dialettica politica non si condividano le scelte delgoverno e che si critichino, fa parte della democrazia. Pero'quando i politici parlano male del proprio paese mi ricordanoquesto commerciante. Credo che il Paese abbia una possibilita'vera in questo momento e ce la stiamo giocando insieme". (AGI).