Luigi Di Maio e Matteo Salvini non hanno dubbi né esitazioni: Giuseppe Conte non è e non sarà un premier tecnico. Bensì un presidente del Consiglio politico a tutti gli effetti, in quanto "tutti i premier sono politici", afferma il segretario della Lega. E Di Maio scandisce: "sarà un presidente del Consiglio politico, indicato da due forze politiche di un governo politico con figure politiche al proprio interno e soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate".
Ma le forze di opposizione alla maggioranza giallo-verde non la pensano affatto così e, anzi, si affrettano a evidenziare le "contraddizioni" in cui sono caduti Movimento 5 stelle e Lega, tra i due partiti che negli ultimi anni hanno più duramente criticato "i premier non eletti dal popolo", ricordano sia il Pd che Forza Italia.
Ricorre all'ironia caustica il segretario reggente dem, Maurizio Martina: "Benvenuti nella realtà a Di Maio e Salvini" visto che, ricorda Martina, "dopo aver giocato per anni con la propaganda facile attaccando fantomatici 'governi non eletti dal popolo', hanno scoperto ora che tutti i presidenti del Consiglio sono nominati dal Presidente della Repubblica, che servono le intese e che i governi devono ottenere la fiducia dal Parlamento. Per anni hanno sparso falsità, ora si accomodano nella realtà".
E il leader della minoranza interna osserva: "L'identikit del professor Conte lo conosco perché è un accademico noto, con un curriculum significativo dal punto di vista scientifico, dal punto di vista politico è più difficile farsi un'idea perché non ha avuto esperienza politica né diretta né indiretta: qui si tratterebbe di un passaggio dall'università alle istituzioni repentino", spiega Andrea Orlando.
Anche Forza Italia non risparmia ironia e critiche: "Lega e Movimento 5 stelle, da sempre contro i tecnici al governo e contro i cosiddetti 'premier non eletti dal popolo', hanno indicato per Palazzo Chigi il professor Giuseppe Conte. Persona rispettabilissima, dunque, ma che di politico ha davvero ben poco", afferma la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, che chiede: "Gli elettori gialloverdi o gli italiani conoscono Conte? L'hanno mai visto in faccia? Hai mai udito la sua voce? Lo hanno mai votato?.
E la sua omologa al Senato, Annamaria Bernini, rincara la dose: "siamo di fronte a un rispettabile tecnico, esecutore di un programma scritto da altri. Di Maio e Salvini di fatto deludono le aspettative sulla necessità di un premier politico a tutto tondo". Dello stesso avviso Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia: "Chi aveva promesso mai più premier tecnici non legittimati dal voto degli italiani sta tentando di far nascere un governo guidato da un premier tecnico non votato dagli italiani".