Che effetto avrà la 'manina' denunciata da Di Maio sul governo

Il giorno dopo le parole del ministro dello Sviluppo a Porta a porta, insorgono le opposizioni. La Lega replica: "Il testo lo conoscevano da una settimana", ma aggiungono: "In poco tempo tutto sarà chiarito"

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 (Afp)
 Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini 

Il giorno dopo le accuse di Di Maio sulla 'manina' intervenuta per modificare il dl fiscale è l'opposizione ad agitare ancor più le acque chiedendo che il governo riferisca in Aula. Toni duri da parte di Maria Stella Gelmini (FI) ed Emanuele Fiano (Pd) a cui replica il presidente della Camera, Roberto Fico: "Girerò la richiesta al premier Conte".

Nel Movimento 5 stelle l'ala 'governista' difende la tesi del vicepremier: "Dobbiamo capire chi è stato, c'è qualcuno che vuole mettere in difficoltà questa maggioranza", il 'refrain'. Ma i 'big' del Carroccio respingono ogni tipo di accusa. "Le accuse di Di Maio? Colpa delle divisioni interne loro, hanno organizzato la festa nel week end, dovevano alzare i toni e respingere le critiche subite dalla base", spiega un esponente del partito di via Bellerio (La reazione sui social - La Repubblica).

"Il testo lo conoscevano da una settimana. Non è possibile pensare che ci siano servitori dello Stato che si mettano a truccare le carte", sottolinea un altro deputato. Salvini questa mattina - riferiscono fonti parlamentari del Carroccio - ha dato indicazioni di tenere fermo il punto, di difendere le misure del dl fiscale. "Sarà compito di Conte sbrogliare la matassa", spiegano le stesse fonti.

Ma il clima di sospetto non porterà scossoni sul governo

Il clima di sospetto che si respira tra i giallo-verdi, però, non porterà scossoni sul governo. "Niente crisi, nel giro di poco tempo sarà tutto chiarito", dicono dalla Lega. Intanto il presidente del Consiglio oggi a Bruxelles è tornato a difendere la manovra: "Vogliamo un dialogo costruttivo e non accettiamo pregiudizi. Mi aspetto osservazioni critiche, ci siederemo ai tavoli per discutere", ha sostenuto al termine del bilaterale col primo ministro olandese Mark Rutte.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato che i "segnali di ulteriori tensioni e le misure protezionistiche rischiano di pesare sulla fiducia". Da qui l'appello: "è indispensabile - dice il Capo dello Stato - uno sforzo condiviso per dimostrare la capacità del nostro Paese di affrontare le sfide. Servono un dialogo costruttivo e un alto senso di responsabilità da parte della politica, delle istituzioni, delle imprese, delle associazioni della societa' civile per scelte consapevoli con una visione di lungo termine nell'interesse della comunita'". 
 



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