Un governo deve lavorare con collegialità. L’azione del Pd per rilanciare le politiche europee è una grande opportunità. Il Pd sta facendo sul serio. Pd e M5S sono stati molto coraggiosi. Per tutti adesso l’obiettivo è quello di riaprire il cantiere europeo”. È un passo dell’intervista che il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha rilasciato a Il Fatto Quotidiano in edicola.
Ma la priorità, tuttavia, restano i migranti e i bilanci. A partire da domattina, a Bruxelles. E Sassoli annuncia che vedrà il premier Conte per “una ricognizione” su diversi dossier come “Brexit, bilancio pluriennale della Ue, rilancio del multilateralismo, politica della sicurezza europea, politica per il Mediterraneo e rilancio della politica di adesione nei confronti dei Balcani occidentali”.
Sassoli sottolinea così che “dopo la fine del governo gialloverde l’Italia torna in Europa” in quanto il governo precedente “non ha lavorato molto sui dossier europei”, lavoro che per altro ora diventa più semplice con l’arrivo di Paolo Gentiloni sullo scranno di Commissario, in quanto segna “la caduta di un muro di diffidenza nei confronti del nostro paese”.
A tale proposito, Sassoli auspica che presto si possano intraprendere “politiche per lo sviluppo sostenibile, di rilancio degli investimenti, di introduzione di un bilancio della zona euro, strategie contro la povertà, intervento sul salario minimo e piani di protezione sociale” oltre ad avviare una “riforma fiscale europea per regolare la concorrenza sleale tra paesi e impedire che, a causa delle delocalizzazioni delle imprese, la vita e i diritti dei lavoratori in alcuni paesi valgano meno”.
E il Presidente dell’Assemblea europea assicura anche che “la riforma del patto di stabilità è certamente un obiettivo da raggiungere”. “Ci arriveremo”, promette. “Ma se metteremo in sicurezza le persone sarà più facile” garantisce.