Emilia e Calabria al voto Ma il test e' per Renzi
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Emilia e Calabria al voto Ma il test e' per Renzi

Emilia e Calabria al voto Ma il test e' per Renzi

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(AGI) - Roma, 23 nov. - Dalle sette alle ventitre': in questesedici ore si potrebbe giocare il futuro del governo Renzi edella maggioranza che lo sostiene. Perche', ancora una volta,le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria hanno unvalore nazionale, una sorta di elezioni di mid term americane.Non che ci sia realisticamente l'opzione caduta dell'esecutivoe voto anticipato. Il consenso di cui gode Matteo Renzi e' ancora abbastanzasolido per scongiurare colpi di scena. E' anche vero, tuttavia,che una vittoria di misura in una regione rossa come l'Emiliarappresenterebbe la spia che il partito sta perdendo l'alasinistra del suo elettorato. Rischio che al Nazareno tengonoben presente, consapevoli che i 'frontali' con la Cgil el'abbraccio riformista con Silvio Berlusconi possono esserestati mal digeriti dalla base. E anche il presidente delconsiglio Matteo Renzi sembra temere il flop nella rossaEmilia: quando risuonavano ancora le parole del segretario FiomMaurizio Landini - che poi si e' scusato - sull'esecutivo chenon avrebbe "il consenso delle persone oneste, dei lavoratori edi chi cerca un lavoro", Renzi non ha replicato con la suaproverbiale veemenza. Anzi: si e' limitato a ribadire che "i posti di lavoro sicreano aprendo le fabbriche e non giocando a chi urla piu'forte". Il rischio di una astensione che colpisca il solo Pd e'forte, dunque, ma anche davanti a questo il candidato dem inEmilia Romagna non esita a dire che "se ci fosse una astensioneampia ce ne faremmo una ragione" perche' "quello che conta e'vincere". Anche in Calabria, aggiunge, dove e' in corsa MarioGerardo Oliverio e dove il Pd "puo' fare en plein conquistandouna bellissima terra". Il voto nelle due regioni, tuttavia, non rappresenta untest impegnativo per il solo Renzi. Matteo Salvini e' chiamatoinfatti al collaudo della sua Lega 2.0, quella che scende arastrellare voti per le Europee anche a Roma, che si allea conla destra di Casa Pound in funzione anti immigrati, che scendein piazza nelle borgate. E che raccoglie il sei per cento alleeuropee. Salvini potrebbe uscirne definitivamente investito delruolo di anti Renzi. Oppure, davanti a una sconfitta 'brutta',si potrebbe trovare costretto a rivedere la strategia Lepenistaper ritornare all'origine. "Come Lega abbiamo la possibilita' di strappare l'Emiliatradizionalmente rossa al centrosinistra", dichiara Salviniconvinto del fatto che "ci sono emiliani che pensano ancora dinon andare a votare e a loro dobbiamo guardare". Una vittoriache avrebbe del clamoroso potrebbe convincere Salvini adabbandonare il sogno di governare Milano per cullare quello digovernare il Paese: "E' un sogno poter fare qualcosa perMilano, la mia citta', quella in cui ho fatto l'asilo, lescuole elementari, nella quale sono cresciuto. Tuttavia, c'e'anche un'altra possibilita'. Renzi e' pericoloso per il Paese ealle porte ci sono elezioni regionali che possono essereimportanti anche sotto l'aspetto della politica nazionale". Spettatore interessato alla partita - per sua stessaammissione - sembra essere Silvio Berlusconi. Il leader diForza Italia si e' detto preoccupato per il risultato delleelezioni, consapevole del fatto che il suo partito e'"mutilato" dalla condanna subita dal 'capo' e dalla conseguentedecadenza da senatore. Se e' vero, come dice, che "i servizisociali al Sacro Cuore rappresentano un'oasi di pace nellatempesta della politica", e' pur vero che il Cavaliere e'preoccupato: "Io sono stato bloccato ad Arcore, gli altrileader, invece, sono andati in Tv per tre o quattro volte. Conil leader in campo le cose sarebbero piu' facili". Non perquesto Berlusconi rinuncia a fare arrivare il suo sostegno aipropri candidati. Come per Wanda Ferro in Calabria, scelta"personalmente" dall'ex premier che la conosce da vent'anni ela considera "una persona straordinariamente positiva, capace,con una conoscenza perfetta della macchina burocraticadimostratasi attiva e brava a tal punto dall'essere apprezzataanche dai suoi avversari politici". (AGI) .
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