(AGI) - Roma, 26 mar. - Matteo Renzi ha chiesto e ottenuto lostralcio del passaggio che consente di frugare nei computer deicittadini nell'ambito del provvedimento antiterrorismo. E'quanto si apprende da fonti di governo. Oggi a "Radio anch'io",su Radiouno, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, eraintervenuto sulle polemiche sulle intercettazioni "preventive"delle comunicazioni web previste nell'ambito del dlantiterrorismo. Aveva quindi spiegato che alcuni emendamenti aldecreto prevedevano "la possibilita' di utilizzare nelleintercettazioni giudiziarie programmi informatici checonsentano l'acquisizione da remoto di flussi di comunicazioneintercorrenti tra piu' sistemi, ma questo - aveva aggiunto - e'un punto sul quale il Parlamento sta ancora discutendo e sulquale occorrera' comprendere fino in fondo il punto diequilibrio" tra diritto alla sicurezza e diritto alla privacy.
La norma stralciata era inserita nel dl terrorismo all'esame dell'aula della Camera. In mattinata era stata chiesta la sospensione con rinvio alla commissione, su richiesta dello stesso governo, per valutare l'emendamento presentato da Arcangelo Sannicandro, deputato di Sel, che prevedeva la soppressione integrale del comma che prevede il controllo del remoto, cioe' della memoria delle comunicazioni fatte su web da cittadini sospettati di reati. Fonti di governo riferiscono che e' stato lo stesso Matteo Renzi a chiederne lo stralcio: si tratta - spiegano da palazzo Chigi - di un tema delicato e importante che riguarda diritti, privacy e sicurezza e che verra' affrontato in maniera piu' complessiva all'interno del provvedimento sulle intercettazioni gia' in esame in commissione.