Il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha commentato con parole durissime, su Facebook, la presenza di Armando Siri, chiamato da Matteo Salvini come consigliere economico della Lega, all'incontro tra il ministro dell'interno e le parti sociali: "Per quanto riguarda la partecipazione dei sindacati al tavolo con Siri affar loro. Se vogliono trattare con un indagato per corruzione messo fuori dal governo, invece che con il governo stesso, lo prendiamo come un dato. E ci comportiamo di conseguenza".
"Ora ho capito- ha aggiunto Di Maio - perché alcuni sindacati attaccano la nostra proposta sul salario minimo, per tutti stipendi di almeno 9 euro lordi l'ora, quando abbiamo milioni di lavoratori sfruttati e sottopagati. Parlino pure con Siri, parlino pure con chi gli vuole proteggere le pensioni d'oro e i privilegi. Hanno fatto una scelta di campo, la facciamo pure noi! Per quanto mi riguarda, basta recite, pensiamo a governare!".
Anche il premier Giuseppe Conte aveva sottolineato la presenza inopportuna di Siri nel tavolo di lavoro indetto da Salvini: "Se siamo nella logica di un incontro di partito, ci sta bene la presenza di Siri, se siamo nella logica di un incontro governativo, allora la presenza di Siri non ci sta bene".