Luigi Di Maio sarà davanti al Senato, insieme a Beppe Grillo, con una benda bianca sugli occhi per protestare contro il Rosatellum. "Ci rivolgiamo al capo dello Stato con il massimo rispetto in quanto garante della Costituzione - dice il candidato premier di M5S - se questa legge elettorale sarà approvata dal Parlamento, gli chiediamo di valutare con attenzione i profili di incostituzionalità e di non firmarla. Se un domani la Corte Costituzionale dovesse bocciarla, e secondo noi accadrà, Mattarella ne sarebbe responsabile".
Ecco, in pillole, cosa dice Di Maio nell'intervista a Repubblica in edicola:
I rapporti con Fico
"In un gruppo è normale che si discuta e ci si confronti a viso aperto ma resta il fatto che io e Roberto lavoriamo insieme per raggiungere lo stesso obiettivo: cambiare il Paese".
La Boschi, le banche e il confronto tv
"Il sottosegretario dovrà attendere, la Sicilia e i siciliani vengono prima di lei. Non scappo dal confronto tv, ma voglio si faccia in una piazza, per vedere se ha il coraggio di ripetere le sue bugie davanti ai risparmiatori".
La campagna di Sicilia
"Le liste del candidato di centrodestra Nello Musumeci sono piene di impresentabili"
La squadra di governo
"Sarà pronta entro marzo, sceglieremo i migliori, e se andremo a Palazzo Chigi valuteremo il merito dei dirigenti di tutte le aziende pubbliche: chi è lì per le raccomandazioni della politica dovrà andare via".