Dal voto in Usa al referendum, l'agenda della settimana
In Italia i big scendono in campo sul fronte del Sì e del No in vista della sfida del 4 novembre. All'estero, riflettori puntati su Washington per l'elezione del nuovo presidente

Con la chiamata alle urne martedì 8 per votare il nuovo presidente Usa, gli occhi del mondo sono tutti puntati sugli Stati Uniti. La sfida tra il repubblicano Donald Trump e la candidata democratica Hillary Clinton, che metterà fine all'aspra sfida per la successione a Barack Obama, è l'appuntamento più importante della settimana in corso. In Italia invece tengono banco l'Italicum, le conseguenze del terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso 30 ottobre, e il referendum con i big della politica che scendono in campo per il Sì e per il No.
Sul fronte economica l'appuntamento è per venerdì 11, quando sarà pubblicato il nuovo rating di Standard & Poor's sull'Italia.
Fuori dai confini nazionali, invece, mercoledì 9, a urne americane ancora calde, sarà invece la commissione europea a guadagnarsi l'attenzione di analisti e operatori con la diffusione delle previsioni d'autunno. Un appuntamento che dovrebbe rendere anche più chiaro l'atteggiamento di Bruxelles nei confronti della manovra di bilancio varata dal Governo Renzi. Altro appuntamento internazionale importante è l'apertura martedì a Marrakech della Conferenza mondiale sul clima che, dopo l'accordo di Parigi, dovrà tracciare la road map per il futuro sostenibile del pianeta.
L'AGENDA ITALIANA
Italicum, referendum e terremoto: questi i temi cardine nell'agenda della settimana italiana. A un mese esatto dall'appuntamento con la consultazione popolare, si intensificano gli impegni della campagna elettorale con la discesa in campo dei big. Da Matteo Renzi a Silvio Berlusconi, da Matteo Salvini a Beppe Grillo tutti i leader ci mettono la faccia in vista della sfida del 4 novembre tra i fautori del No e i sostenitori del Sì. Si lavora anche a una manifestazione finale, a ridosso del voto, sulla scia della kermesse che si è svolta a Roma e che ha segnato il ritorno a piazza del Popolo, una piazza storicamente di sinistra, del partito di Largo del Nazareno.
Il Pd, però, continua ad essere diviso ed è l'ex segretario Pierluigi Bersani a segnare la spaccatura tra la maggioranza e una parte della minoranza dem. Bersani infatti sarà domani in Sicilia per tre iniziative a sostegno del No. E anche Massimo D'Alema prosegue le iniziative per il No: giovedi' 10 novembre sarà a Firenze assieme a Ugo De Siervo, ex presidente della Corte costituzionale. Lo stesso giorno da Aosta parte anche il tour per il No del Movimento 5 Stelle che a bordo dei treni regionali, toccherà anche Roma il 26 novembre e si concluderà il 2 dicembre a Torino, città guidata dalla penta stellata Chiara Appendino.
Infine, si attende la decisione del giudice civile di Milano, Loreta Dorigo, sui due ricorsi presentati dal professor Valerio Onida, ex presidente della Corte costituzionale, e da un pool di avvocati, nei quali si contesta il quesito referendario. La decisione dovrebbe arrivare in settimana.
Intanto l'attenzione è ancora massima in Centro Italia, alle prese con le conseguenze dei devastanti terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre. Mentre la terra continua a tremare (oltre 23mila scosse dal 24 agosto) i sindaci del cratere saranno accolti alla Camera lunedì, insieme a 650 primi cittadini da tutta Italia. Un'iniziativa voluta dal presidente della Camera Laura Boldrini, che diventa occasione per i comuni colpiti di far sentire la propria voce, le urgenze e le necessità più stringenti. A partire dalle case: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sul terremoto potrebbero essere ufficializzate le date per l'arrivo dei primi moduli abitativi provvisori.
Settimana intensa anche dal punto di vista giudiziario con il processo Mafia-Capitale a Roma, che vede in aula l'ex sindaco Gianni Alemanno, imputato per corruzione e finanziamento illecito.
L'AGENDA ESTERA
Occhi del mondo puntati sulla sfida per la Casa Bianca. Martedì 8 il voto che metterà fine alla campagna elettorale che ha visto contrapposti il candidato repubblicano del Grand Old Party, Donald Trump, e la democratica Hillary Clinton. Fiato sospeso anche per i mercati finanziari dopo che gli ultimi sondaggi, che hanno registrato una rimonta di Trump, hanno fatto chiudere la settimana nel segno dell'incertezza, con Wall Street capace di inanellare nove sedute negative consecutive, come non accadeva dal 1980. La rimonta di Donald Trump nei sondaggi, a scapito di Hillary Clinton, spaventa le Borse cui non piace il programma protezionista e la carica populista del candidato repubblicano.
Altro appuntamento internazionale importante è l'apertura martedì a Marrakech della Conferenza mondiale sul clima che, dopo l'accordo di Parigi, dovrà tracciare la road map per il futuro sostenibile del pianeta.
Mercoledì 9, da Bruxelles arriva la diffusione delle previsioni d'autunno degli stati membri, mentre in Commissione si discute di riforma della carta blu europea, permesso di lavoro e soggiorno per lavoratori extra-Ue.
Domenica 13 invece, a Parigi, si celebra il primo anniversario degli attentati jihadisti in cui trovarono la morte 130 persone.