Dai selfie della Boschi a Renzi sulle note di Ligabue, l'assemblea Pd in 10 clip

Con 700 delegati su mille in Assemblea il segretario del Pd si prepara a guidare il partito nei prossimi quattro anni. 

Dai selfie della Boschi a Renzi sulle note di Ligabue, l'assemblea Pd in 10 clip

Con le note dell'Inno di Mameli poco dopo le 12 è iniziata a Roma l'assemblea nazionale del Partito democratico che doveva proclamare Matteo Renzi segretario per poi eleggere il presidente e la direzione. Con 700 delegati su mille in Assemblea, quasi tre quarti dell’intero ‘parlamentino’, il segretario del Pd si prepara a guidare il partito nei prossimi quattro anni. Si tratta di numeri che gli permettono di mettere in atto quel 'progetto per l’Itala' solo accennato durante il suo intervento sul palco montato sul terrazzo del Nazareno, nella notte delle primarie che lo ha visto trionfare su Andrea Orlando e Michele Emiliano, domenica scorsa.

In 10 clip ripercorriamo l'intervento di Renzi

Grande partecipazione: abbracci e selfie per Maria Elena Boschi


L'assemblea prende il via: tutti in piedi ad ascoltare l'inno nazionale


Il presidente della Commissione di Garanzia del Congresso Pd, Roberto Montanari, proclama Matteo Renzi segretario nazionale del Partito Democratico.  Sono stati 700 i delegati della mozione Renzi-Martina in assemblea nazionale; 212 quelli della mozione presentata da Andrea Orlando, 88 quelli di Michele Emiliano


In prima fila, ad ascoltare Renzi, anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.


Renzi inizia a parlare sulle note di 'Ho fatto in tempo ad avere un futuro' di Ligabue


Renzi: "Siamo una comunità di persone e non un insieme di algoritmi, questi siamo noi e questo è il partito Democratico. Io sono orgoglioso di essere uno di voi, orgoglioso di essere stato accompagnato dal vostro affetto".


Renzi: "Qualcuno ha passato il tempo a litigare, finendo per scindersi senza essere premiato. Io sono orgoglioso di essere uno di voi, orgoglioso di essere stato accompagnato dal vostro affetto. So perfettamente che io non sarei niente se qui non ci fosse una comunità di donne e uomini che pensano che la politica sia una cosa seria".


Renzi: "Nessuno metterà in discussione il sostegno al governo della Repubblica italiana guidato da Paolo Gentiloni. Lo diciamo da cinque mesi e lo diremo da qui alla fine della legislatura, la cui durata dipende non da noi, ma dal governo stesso e dall'attività parlamentare".


Renzi: "Ripuliamo Roma da volontari mentre gli altri parlano, è sempre piu sporca"


Renzi: "Dobbiamo dire parole chiare sulla legge elettorale e sul governo e uscire dalla logica del pastone e del retroscena. La legge elettorale è un capitolo fondamentale, ma il Pd non farà il capro espiatorio, non saremo il signor Malaussene di Daniel Pennac".