(AGI) - CdV, 23 mar. - In Italia, "malcostume e malaffaresembrano diventati un regime talmente ramificato da essereintoccabile". Lo denuncia il presidente della Cei, cardinaleAngelo Bagnasco, che fa sua l'espressione forte pronunciatasabato da Papa Francesco a Napoli: "la corruzione 'spuzza'"."Esempi - sottolinea nella prolusione al Consiglio EpiscopalePermanente - ne emergono ogni giorno: come corpi in stato dicorruzione, ammorbano l'aria che si respira, avvelenano lasperanza e indeboliscono le forze morali". "Cio' e' insopportabile!", grida il cardinale di Genova. "E' un destinofatale? Si puo' reagire?", si chiede il presidente della Cei."Senza dubbi - afferma - diciamo che si deve reagire e che cio'e' possibile".
"Tutti - infatti - siamo interessati al benecomune, e tutti ne siamo responsabili con i nostricomportamenti. Naturalmente ognuno a livelli e con modalita'diverse: politica e magistratura, industria e finanza, impresae sindacati, associazioni e media, volontariato, gruppi esingoli cittadini". Secondo Bagnasco, "ogni soggetto ha ildovere di fare del proprio meglio per il bene della gente chee' in gravi difficolta' e che spesso e' stremata: se l'onesta'e' un valore sempre e comunque, che misura la dignita' dellepersone e delle istituzioni, oggi, le difficolta' di quanti sitrovano a lottare per sopravvivere insieme alla propriafamiglia... sono un ulteriore motivo perche' la disonesta' nonsolo non sia danno comune, ma anche non sia offesa gravissimaper i poveri e gli onesti". "La Chiesa - assicura - e' vicina aogni persona di buona volonta' senza preclusioni o preferenze:persone e istituzioni che hanno veramente a cuore il bene dellagente e che lavorano per questo. Come ricorda il Santo Padre,'la buona politica - conclude Bagnasco citando l'omelia del 21marzo in piazza Plebiscito a Napoli - e' una delle espressionipiu' alte della carita', del servizio, dell'amore".
Immigrati: Bagnasco, misure Ue inadeguate, prevale piu'forte
"Un coacervo dove chi e' piu' forte fa lezione e detta legge".Cosi' appare l'Europa al cardinale Angelo Bagnasco, quanto allasua capacita' di rispondere "alla tragedia di uomini, donne,bambini, che attraversano il mare per raggiungere le nostrecoste con la speranza di una vita migliore; fuggono dai loroPaesi per le ragioni che conosciamo: guerre, carestia, miseria,violenza". "Cosa trovano?", si chiede il presidente della Ceinella prolusione al Consiglio Episcopale Permanente. "Molto -rileva - ma certamente ancora insufficiente al fine di una veraintegrazione e di una vita nuova. Le forze in campo non sonopoche, ma la situazione richiede visione, energie e risorse,che attestino che l'Europa esiste come casa comune e non comeun insieme di interessi individuali ancorche' nazionali".
Gender: Bagnasco, vescovi difendono diritto a liberaeducazione
I vescovi italiani prestano la loro voce "alla preoccupazionedi moltissimi genitori, e non solo, per la dilagantecolonizzazione da parte della cosiddetta teoria del gender",che appena sabato scorso Papa Francesco ha definito a Napoliuno "sbaglio della mente umana". "Vogliamo questo per i nostribambini, ragazzi, giovani? Genitori che ascoltate, voletequesto per i vostri figli? Che a scuola, fin dall'infanzia,ascoltino e imparino queste cose, cosi' come avviene in altriPaesi d'Europa?", ha chiesto ad alta voce il cardinale AngeloBagnasco, presidente della Cei, aprendo i lavori del ConsiglioEpiscopale Permanente. Secondo il porporato, "reagire e'doveroso e possibile".