Conte: cattedrà alla Sapienza? Non farò l'esame

 

Conte: cattedrà alla Sapienza? Non farò l'esame
  Foto: facebook
  Giuseppe Conte 

"Quando sono stato incaricato premier vivevo un'altra vita professionale. Dismesso l'attività di professore a Firenze e i mandati da avvocato, all'inizio dell'anno è stata avviata una procedura di trasferimento alla Sapienza di Roma e confesso che feci domanda, nonostante mi trovavo in una sede prestigiosa come l'ateneo di Firenze, perché risiedevo a Roma e avevo un bambino piccolo. Questo mio nuovo impegno istituzionale mi impedisce di partecipare al colloquio di lunedi anche se l'idea di un colloquio in inglese dopo aver incontrato Trump è carina!". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Oggi il sito Politico.eu aveva rivelato che Conte aveva fatto domanda per un concorso alla Sapienza di Roma, domanda presentata l'inverno scorso quando Giuseppe Conte non aveva ancora ricevuto l'incarico a Palazzo Chigi. Finora non c'era stata conferma di una rinuncia del premier alla prova. Il ruolo, però, stando a quanto scritto dal Corriere, gli avrebbe comunque impedito di candidarsi e di essere selezionato: "lo stabiliscono le regole interne della Sapienza, ma anche una normativa del 2010, che vieta ai funzionari pubblici di ricoprire posizioni presso università finanziate con fon fondi pubblici. E al di là del conflitto di interessi, è evidente che il processo di selezione non potrebbe essere imparziale".



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