Clima, primo via libera Camera a ddl ratifica Accordo Parigi

Clima, primo via libera Camera a ddl ratifica Accordo Parigi

Roma - Primo via libera da parte dell'Aula della Camera al ddl di "Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di Parigi collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, adottato a Parigi il 12 dicembre 2015". I voti favorevoli sono 359, nessun voto contrario e 12 astenuti. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.

L'Accordo di Parigi è un trattato internazionale sui cambiamenti climatici, giuridicamente vincolante, nell'ambito del quale ogni parte assumera' impegni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, a partire dal 2020, o anche prima se l'entrata in vigore lo permetterà. L'Accordo è stato formalmente ratificato dal Consiglio Ambiente dell'Ue il 4 ottobre scorso, subito dopo aver ottenuto il consenso del Parlamento europeo. Con l'approvazione dell'accordo da parte del Parlamento europeo e il completamento del processo di ratifica da parte dell'Ue è stata raggiunta la soglia fissata (ratifica da parte del 55% delle parti contraenti, rappresentanti il 55% delle emissioni totali), pertanto l'intesa entrerà in vigore il 5 novembre prossimo. Per quanto riguarda i singoli Stati membri, allo stato l'accordo è stato ratificato da Austria, Francia, Germania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Ungheria. E' già stato ratificato da Cina e Stati Uniti.

Accordo Parigi e dl ratifica, i punti essenziali

BOLDRINI, NESSUN PAESE E' UN'ISOLA O SI SALVA DA SOLO
"Di fronte ai cambiamenti climatici nessun Paese è un'isola, nessuno può salvarsi da solo. Bisogna decidere insieme tra Stati e decidere in fretta, perché i rischi globali di devastazione dell'ambiente sono troppo alti. Per questo sono felice del voto pressoché unanime con il quale la Camera ha ratificato l'accordo di Parigi", ha affermato la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. "Appena nove giorni dopo la presentazione del disegno di legge da parte del governo - sottolinea - l'Aula di Montecitorio ha mostrato di aver compreso l'urgenza di fermare il riscaldamento globale e mettere i temi dello sviluppo sostenibile al centro dell'agenda politica. Era importante fare in fretta. Ora, dopo il via libera del Senato, l'Italia potrà presentarsi con le carte in regola alla Cop22 che si aprira' il 7 novembre a Marrakech e che avra' il compito di cominciare ad attuare l'intesa di Parigi".

ROSATO, CONTRASTARE I CAMBIAMENTI SI PUO'
"Limitare l'aumento della temperatura globale entro l'1,5 gradi centigradi rispetto a l'era preindustriale. E' questo il principale obiettivo sottoscritto con gli Accordi sul clima di Parigi di dicembre 2015, ratificati oggi, 'Così si salva il pianeta' aveva affermato il Presidente Usa, Barack Obama, spiegando l'importanza di questo trattato e l'urgenza di un impegno attivo di tutti i Paesi per ridurre le emissioni serra". In un post su Facebook, Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd, spiega che "le condizioni affinché ciò possa accadere ci sono: questo è infatti il primo accordo sul clima che coinvolge tutti i paesi del Mondo, dall'Europa agli Stati Uniti, passando per la Cina e l'India". 

"Un obiettivo - riprende - che sarà perseguito attraverso l'istituzione di un fondo internazionale per la diffusione delle energie verdi, compensazioni finanziarie per i paesi più poveri e un monitoraggio costante dei risultati di ciascun paese. Siamo ancora in tempo per segnare una svolta sul tema del contrasto ai cambiamenti climatici. Con il voto del Parlamento europeo è stata raggiunta la soglia fissata per l'entrata in vigore del trattato già dal prossimo 5 novembre". (AGI)