Centrodestra: prove di dialogo, tavolo FI-FdI-Ncd-Udc a Palermo
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Centrodestra: prove di dialogo, tavolo FI-FdI-Ncd-Udc a Palermo

Centrodestra: prove di dialogo, tavolo FI-FdI-Ncd-Udc a Palermo

Centrodestra: prove di dialogo, tavolo FI-FdI-Ncd-Udc a Palermo
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(AGI) - Palermo, 19 lug. - Prove di rifondazione delcentrodestra oggi a Palermo, dove vari esponenti siciliani enazionali si confrontati a una tavola rotonda sulle prospettivedi rinascita di una coalizione in grado di agire unita sullascena politica del Paese. Al dibattito, moderato dalgiornalista del Corriere della Sera Francesco Verderami eorganizzato dall'associazione Amuni' Sicilia, hanno presoparte, tra gli altri, gli ex ministri Giorgia Meloni (FdI),Raffaele Fitto (FI), Gianpiero D'Alia (Udc), il sottosegretarioSimona Vicari (Ncd), il coordinatore regionale di FI, VincenzoGibiino, l'eurodeputato Salvatore Cicu aderente al Ppe e ilsenatore Antonio Scavone del Gal. "Un'occasione importante -hadetto Fitto- perche' abbiamo bisogno di parlare e diconfrontarci piu' che di insultarci per agenzie. Dobbiamoparlare di contenuti ma, soprattutto, di come agire, prima ditutto selezionando la classe dirigente e, soprattutto, partendoda un terreno comune, dalla condivisione delle posizioni delcentrodestra. Vediamo chi sta nel centrodestra e con cheprogrammi. Ho sempre chiesto strumenti democratici di selezionedella classe dirigente -ha sotolineato Fitto- penso che questosia lo strumento da evocare perche' abbiamo bisogno di ungruppo selezionato, non nominato dalla alto ma espresso dalconsenso della gentea . Una a reuniona che appare giaa insalita, tenuto conto della difficoltaa di compattare le tanteanime politiche che seppur alternative alla sinistra, rimangonovincolate alle proprie identita'". "Credo sia improprio parlare di centrodestra -hasottolineato Da Alia- centrodestra e centrosinistra sonoscomparse nel 2013 con la nascita dei governi di larghe intese.Quello che sta avvenendo e' una trasformazione del sistemapolitico italiano e bisogna interrogarsi su come assecondarequesta voglia di cambiamento. Un dibattito che deve interessaretutta quella parte oggi marginale nella vita del Paese, l'areapopolare e moderata caratterizzata da profonde divisioni. Siamoqui -ha concluso- per capire se puo' nascere qualcosa didiverso rispetto al passato". Concetto ribadito dall'alfanianaVicari, secondo cui "sono ben tre i centrodestra da cuiripartire. Noi siamo quel centrodestra che e' nel Partitopopolare europeo e che sta facendo le riforme dentro ilgoverno", ha detto il sottosegretario e ha assicurato: "Comenuovo centrodestra, intanto stiamo lavorando per unire tuttequelle forze moderate che hanno questi tre requisiti. Poi, dopoaver fatto questa unificazione, ci confronteremo con ForzaItalia e poi con gli altri. Abbiamo mille giorni di tempo perricostruire questo percorso". Sulla spinosa questione delleader di questa nuova alleanza politica ha aggiunto: "Nonsiamo a priori a sfavore di Berlusconi come leader, saranno glielettori a deciderlo, non metteremo veti. Ma e' chiaro che nonci puo' essere piu' un'opposizione egemone di un partitorispetto a un altro". Scettica Giorgia Meloni: "Non credo -ha detto- che la sfidadel centrodestra sia riaggregare quello che si e' visto finorama immaginare un nuovo centrodestra con nuove proposte, nuovimodelli, un nuovo slancio, il coraggio di essere coerenti conle proprie idee e forse anche nuove persone. Per ilcentrodestra -ha proseguito- e' arrivato il momento di capireil valore della partecipazione. La sfida delle primarie che noiabbiamo lanciato con Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e'indirizzata a fare in modo che italiani scelgano quale modellodi centrodestra vogliono in un panorama molto variegato" haconcluso. Gibiino, dal canto suo, ha immaginato "un percorsovirtuoso che veda in stretta sinergia tra loro le forze dicentrodestra, una Casa della Liberta' che sia da subitoprotagonista di un'opposizione responsabile, e che divengaquanto prima vera e propria maggioranza di governo in Sicilia".(AGI).
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