Alla richiesta del Corriere della Sera su quanta voglia abbia di staccare la spina al governo, il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio non tentenna affatto e risponde invece piuttosto deciso: “Dovevamo staccarla già dopo la vittoria alle Europee”. Per poi aggiungere: “Salvini sa come la penso, e lo sanno anche Conte e Di Maio”. E all’edizione cartacea de la Repubblica dice in più: “Non è un mistero che per me questo governo avrebbe dovuto chiudere i battenti due mesi fa. Quando i rapporti con i 5 stelle si sono ridotti ai minimi termini” a cavallo con l Europee. “Per questo hanno chiesto la mia testa” dichiara al quotidiano di via Solferino nel momento in cui “si è parlato di rimpasto” precisa al quotidiano di largo Fochetti.
Di ritorno da un viaggio in Harley Davidson in Sardegna, interrotto causa precettazione per il voto sul decreto Sicurezza bis, il ministro Centinaio dice anche che “la mia testa è lì” per poi aggiungere, minaccioso: “Anzi, me la taglio sa solo e gliela metto sul piatto, se serve”. Tuttavia in questo momento il titolare dell’Agricoltura non sembra rischiare troppo perché, vox populi, dovrebbe essere lui il candidato ad assumere l’incarico di Commissario Ue. Ma lui sembra schermirsi: “Salvini ha fatto il mio nome. E quello del sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia”.
Però al Corriere della Sera lo stesso ministro non si nasconde “qualunque nome fa la Lega può essere impallinato” perché l’obiettivo del vicepremier Salvini è che “l’Europa vuole cambiarla dall’interno” e pertanto “l’incarico di Commissario europeo lo vogliamo davvero”. Ma sul rischio che il partito di Matteo Salvini e della sua candidatura possa essere impallinato fa dire a Centinaio che “sarebbe un fatto senza precedenti: il partito più votato in Europa privato del diritto di esigere un proprio commissario. Lo facciano pure, a quel punto però scateniamo la guerra” confessa minaccioso a la Repubblica.
Il Corriere prova a delineare anche un altro quadro delle candidature, contenuto in questa domanda: “Garavaglia se la Commissione offre all’Italia la Concorrenza e lei, nel caso ci toccasse l’Agricoltura?” Centinaio non si scompone e risponde tranquillo e anche con tono un po’ scherzoso: “Non lo dite troppo in giro. Si pensa che sia un portafoglio minore, invece è uno di quelli che ha più soldi da gestire. Per questo di solito non lo assegnano a Paesi grandi come Francia, Spagna, Italia”, la quale – chiosa con la Repubblica – “questa volta ha diritto ad essere compensata”.
C’è spazio per un’ultima domanda: incassato anche il Dl Sicurezza bis, “Salvini alza il tiro sulla Tav anche se la mozione 5S sarà bocciata. Pensa che il governo rischi ancora?” E a la Repubblica che gliela pone, Centinaio dice che “non avevo dubbi sulle votazioni. Ora si tratta di vedere cosa accadrà con la manovra e la Flat tax”.