Come potrà aver reagito Cécile Kyenge alla notizia che il marito Domenico Grispino si è candidato al Comune di Castelfranco Emilia con la Lega, il partito dalla quale sono arrivati attacchi durissimi nei suoi confronti, se non ingiurie, come quando Roberto Calderoli la paragonò a un orango? L'eurodeputata del Pd non sembra curarsene troppo. Il matrimonio tra i due, ha rivelato su Facebook, sta infatti per finire.
"Mio marito candidato nella Lega? Ne ha facoltà", è il commento dell'ex ministro per l'Integrazione, "sento il dovere di rispondere a tante amiche, a tanti amici, ai miei sostenitori e ai giornalisti che in queste ore chiedono informazioni riguardo la candidatura annunciata di mio marito nelle file della Lega al Comune di Castelfranco Emilia. Ho sentito anch'io la sua intervista a Radio24, ribadisco e tutelo la sua libertà di candidarsi con chi desidera, una libertà che è garantita dalla nostra Costituzione italiana. Comprendo lo sgomento di tutti, compreso quello dei militanti della stessa Lega, ma per quanto mi riguarda - aggiunge - è proprio il caso di dire che non c'è nessuna novità rilevante, essendo questo l'ennesimo e forse neanche l'ultimo episodio di una vicenda il cui copione è già scritto e anche noto".
"Indecorosa esibizione di questioni familiari"
"Dico che non c'e' nessuna novità - afferma ancora l'europarlamentare di origini congolesi - salvo il fatto che si stia finalmente avvicinando la data dell'udienza davanti al giudice per la fine del nostro matrimonio; udienza da me richiesta ormai mesi addietro". Cecile Kyenge non usa mezzi termini e dice: "Ho così cercato da tempo di mettere un punto finale all'episodica ed indecorosa esibizione delle questioni familiari, e posso capire le fibrillazioni della vigilia dell'udienza stessa. Le questioni politiche che mi vedono impegnata da anni, e nelle quali intende legittimamente impegnarsi pure mio marito, devono essere tenute al di fuori della cerchia familiare. Questo succede in tutte le famiglie che si impegnano nella cosa pubblica con etica e rispetto. Lo pretendo in primis per il rispetto delle nostre figlie e dei nostri rispettivi cari".
"Ho deciso di emettere questa piccola nota esplicativa, l'unica sull'argomento, che spero quindi venga chiuso e superato definitivamente. Continuerò la mia battaglia politica sulla stessa linea della lotta all'esclusione e alla xenofobia - conclude - promuovendo l'inclusione e la coesione sociale in Italia. Un grazie di cuore a tutti per i messaggi di sostegno che ho ricevuto, e che mi dicono che io non sono sola".
Grispino: "Ho firmato per Salvini, è una macchina da guerra"
Ai microfoni de La Zanzara su Radio 24 Grispino aveva annunciato: “Ho firmato per Salvini ai banchetti della Lega, entrerò in lista alle comunali di Castelfranco Emilia, sono persone perbene quelli della Lega”. “Ci sono le elezioni comunali”, ha detto, “e metto a disposizione della Lega quello che so, le mie competenze”.
“Io penso per me, ognuno pensa per sé, con mia moglie non parlo mai di queste cose”, ha proseguito Grispino, commentando le precedenti schermaglie tra la Kyenge e la Lega. Quanto al tema migranti ha detto: “Sono a favore dello slogan ‘aiutiamoli a casa loro’ e bisogna creare dei punti strategici in Africa di attrazione delle persone. Ma mica con cattiveria. Salvini non è disumano, penso che sia una macchina da guerra per avere consensi. Poi ci sono altri personaggi a cui sono più vicino, come Giorgetti. Alle Europee non voterò Pd, per il partito di mia moglie. Le persone che ho conosciuto a Castelfranco sono molto in sintonia con me e tutt’altro che aggressive”.