Caso Azzollini, no del Senato all'uso delle intercettazioni
ADV
ADV
Caso Azzollini, no del Senato all'uso delle intercettazioni

Caso Azzollini, no del Senato all'uso delle intercettazioni

di lettura
(AGI) - Roma, 4 dic. - "Il Senato, con il voto di Pd, LegaNord, Forza Italia, Ncd vota no all'uso delle intercettazionitelefoniche nel procedimento penale che vede coinvolto ilsenatore e presidente della commissione Bilancio, AntonioAzzolini, (Ncd)", attacca Enrico Cappelletti, capogruppo M5S incommissione Giustizia, ricordando che "Azzolini e' indagato perper truffa allo Stato, associazione a delinquere, abusod'ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato allasicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientalinell'inchiesta che lo vede coinvolto nello scandalo sul portodi Molfetta". "Renzi e Salvini vanno in tv a parlare di lotta allacorruzione e legalita'. Tutte balle. Nei fatti - riprende - inParlamento Pd e Lega vanno a braccetto per non permettere uncompleto svolgimento delle indagini alla magistratura, negandol'utilizzo di intercettazioni telefoniche su un senatoreindagato per gravissimi reati". "Solo Movimento 5 Stelle e Sel hanno votato favorevolmenteall'utilizzo delle intercettazioni telefoniche", concludeCappelletti. "Il Senato salva Azzolini, non consentendo l'uso delleintercettazioni telefoniche in un processo per truffa da 60milioni alla citta' di Molfetta. Che fara' ora Renzi: azzera ilPd di Palazzo Madama?", scrive invece su twitter Nichi Vendola. "Con il voto a favore della proposta del senatoreMoscardelli per respingere l'utilizzo delle intercettazioni checoinvolgono Azzollini abbiamo semplicemente richiamatol'applicazione del principio di legalita'. Sino a quando lanormativa costituzionale vigente non sara' modificata, tutti,anche noi, siamo tenuti al rispetto delle regole. Non si puo'chiedere l'utilizzo delle intercettazioni non avendone chiesto,a suo tempo, la preventiva autorizzazione in ragione dellaconoscenza della carica ricoperta dal parlamentare", dichiaraGiuseppe Cucca, capogruppo Pd in Giunta delle elezioni e delleimmunita'. "Dagli atti e' emerso un ragionevole dubbio - spiega -circa la data dell'effettivo inizio delle indagini a carico diAzzollini per il reato di associazione a delinquere. Si tengapresente che mentre il senatore Azzollini e' stato indagato sindal 2009 per il solo reato di abuso d'ufficio, tutti gli altriimputati con i quali adesso egli condivide le stesse sortiprocessuali, nella stessa data erano gia' stati iscritti ancheper il reato di associazione a delinquere che, questo si',consente le intercettazioni telefoniche. Ne consegue checertamente non potevano essere considerate occasionali leintercettazioni indirette che coinvolgevano anche il senatoreAzzollini. Pertanto non potevamo in alcun modo autorizzarel'utilizzo di intercettazioni eseguite avendo ben presente chechi ascoltava assai probabilmente aveva cognizione della caricaricoperta dal parlamentare". "Chiunque fa proclami strumentalizzando il voto dell'Aula -conclude - mortifica il contenuto della Costituzione al cuirispetto siamo tutti vincolati". (AGI).
ADV