A sorpresa Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico che si era detto pronto a strappare la tessera del Pd appena presa di fronte alla prospettiva di un governo con M5s, apre al dialogo con i grillini.
Può esserci, dice intervistato da Lucia Annunziata, "perché in politica bisogna sedersi con tutti, ma non per fare la ruota di scorta a un governo Di Maio". In politica ci si siede sempre al tavolo, ma con una proposta, ma non per fare un'alleanza con il movimento 5 Stelle. Allora facciamo tutti un passo indietro e facciamo noi la proposta di un governo istituzionale serio".
In caso di alleanza. E lo confermo https://t.co/lh2avTfLKZ
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 25 aprile 2018
Il problema di Di Maio e del Movimento 5 stelle, aggiunge, "è solo quello di arrivare al governo, "perché poi la linea la daranno solo Grillo e Casaleggio. C'è ancora tantissima propaganda nel M5s, è un partito che prima delle elezioni sosteneva il referendum sull'euro. Io non do credibilità a Di Maio che ha un comportamento ondivago e che cambia il programma proprio quando deve andare lui a Palazzo Chigi". Per Calenda M5s ha "una leadership carismatica che non è Di Maio ma Grillo ed è dall'esterno che arrivano delle svolte",
Per spiegare il nuovo atteggiamento, Calenda dice: "E' chiaro che in tutti i programmi ci sono cose che possono essere messe insieme, ma la verità è che c'è una diversità fortissima tra M5s e Pd" e porta l'esempio di "due problemi" che sta affrontando, l'Ilva e il Tap. "La linea del M5s è di abbandonare il Tap e di chiudere l'Ilva. Il governo è fatto di queste scelte ed è fatto tutti i giorni di queste scelte: come si fa a stare insieme se la quotidianità del governo diventa un continuo conflitto? Il Paese non ha bisogno di questo. Bisogna dunque sedersi con tutti, e quindi anche con i 5 Stelle, ma con una proposta che non può essere quella di fare la ruota di scorta di un governo di Di Maio".
La ricetta di Calenda è quindi di "proporre al Movimento 5 Stelle un governo istituzionale, con obiettivi condivisi e che metta mano a cose che sono interesse di tutti. Serve un governo pieno ma si può fare un passaggio intermedio, visto che né Salvini né Di Maio hanno mai governato".