“Il bene per il Paese è evitare l’aumento dell’Iva e i pieni poteri a un uomo instabile come l’ormai ex ministro dell’Interno. L’accordo è un mezzo per raggiungere questi obiettivi” va al punto e taglia corto Maria Elena Boschi, già ministro per le Riforme, in un’intervista a Il Messaggero. Per poi ascrivere il merito del successo alla proposta di Renzi e della sua componente per un governo Pd-M5s, dimostrando così “di anteporre l’interesse del Paese mettendo da parte ogni questione personale e senza chiedere nessuna poltrona”.
Però Maria Elena Boschi non farà alcun passo indietro e non ritirerà nessuna delle querele sporte nei confronti dei grillini, “merito (o colpa) dell’arroganza di Salvini”. “Non rinuncio a nessuna causa, sui risarcimenti non torno indietro” aggiunge l’ex ministro del governo Renzi, che nel corso della direzione del Pd che ha tributato una standing ovation alla relazione del segretario Nicola Zingaretti, non s’è alzata come il resto della sala, fa notare il quotidiano della Capitale. Ma lei, all’obiezione risponde pronta: “Non farei l’esegesi anche delle ovazioni”. E poi, “non tutti si sono alzati” in piedi.
Ci sono rischi che Renzi tra un po’ possa staccare la spina al governo? Secondo Boschi “se non ci fosse stato Renzi oggi avremmo Salvini a torso nudo in tutte le tv a fare campagna elettorale” quindi questa è già “una garanzia sufficiente” sulla lealtà dell’ex segretario ed ex premier. Però Calenda se n’è già andato per fondare un nuovo soggetto moderato, ci potrebbero essere incontri futuri con Calenda, chiede il quotidiano romano. Per Boschi Calenda “ha scelto di dire ‘no’ al governo, noi di dire ‘sì’, mi sembrano due direzioni incompatibili” osserva l’ex ministro per la quale “prima viene l’interesse dell’Italia, poi il confronto nel partito” e “le discussioni interne al Pd le faremo il giorno dopo la fiducia al Governo”. Anche se Boschi aggiunge che quella dei renziani “è una categoria che fatico a comprendere” e ritiene che in ogni caso “Zingaretti designerà le donne e gli uomini più adatti” pur preferendo non commentare il toto-nomine.
Mentre su Gentiloni possibile Commissario Ue si limita a dire che “se sarà lui il prescelto penso che sarà una scelta di qualità per l’Italia”. Così sul taglio dei parlamentari previsto dalla riforma Fraccaro: “Mi pare che i numeri in Parlamento ci siano anche senza di noi”. Infine, circa eventuali alleanze o patti di desistenza con i grillini alle regionali, Boschi si limita a dire che “mi sembra molto complicato”, una cosa “è un accordo di governo, altro un matrimonio politico”. “Non correrei troppo”, conclude.