Palermo - "Siamo un partito che si confronta al suo interno con regole democratiche che consentono un dibattito che altri non hanno. Siamo all'antica, preferiamo vederci di persona, non riceviamo mail anonime che ci dicono se dobbiamo dimetterci o meno".Cosi' il ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha indirettamente risposto al vicepresidente della Camera, Luigi di Maio che stamane, parlando del caso del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sospeso da M5s, aveva voluto rimarcare la distanza tra il 'MoVimento' e i democratici.
Nel caso del sindaco di Pizzarotti, il Movimento 5 Stelle "ha semplicemente applicato una regola. Un avviso di garanzia nascosto per tre mesi e' un dato inconfutabile. Abbiamo applicato una regola, perche' il Movimento 5 Stelle e' il Movimento 5 Stelle e non il Pd" aveva affermato Di Maio, a Volla, nel Napoletano, per una iniziativa sul rischio amianto.
"Il Partito Democratico e' democratico davvero. Abbiamo dei luoghi in cui ci confrontiamo e non abbiamo mai fatto espulsioni anche rispetto a persone che potevano essere in dissenso con il partito. Credo che mandare una mail anonima per chiedere a un sindaco, eletto dai cittadini, di lasciare il M5s, onestamente, ci riporti molto indietro nel tempo", ha controbattuto la Boschi alla Tonnara Florio, a Palermo, per un evento organizzato dal Pd. "Non credo che in un partito democratico -ha concluso- si possa mandare una mail anonima". (AGI)