Blitz minoranze Pd-FI su riforme. E renziani minacciano le urne
ADV
ADV
Blitz minoranze Pd-FI su riforme. E renziani minacciano le urne

Blitz minoranze Pd-FI su riforme. E renziani minacciano le urne

di lettura
(AGI) - Roma, 10 dic. - Prima il governo va sotto sulleriforme. Poi un renziano doc come Roberto Giachetti invoca ilritorno immediato alle urne. Infine tre esponenti dellamaggioranza Pd, vicini al premier, presentano al Senato unsubemendamento alla legge elettorale che posticipa al 2016l'entrata in vigore dell'Italicum e dispone che se si dovesseandare al voto prima, varrebbe il Mattarellum. Tre momentitemporalmente distinti, ma che - come osservano sia fonti dellamaggioranza Pd che della minoranza dem, a cui si aggiungonoanche forzisti vicini alle posizioni di Fitto - vanno lettipoliticamente come un'unica mossa. Per la cronaca, il governo e i partiti che sostengono ilpatto del Nazareno sulle riforme sono stati messi ko oggi dallaminoranza Pd, schierata con le opposizioni (Sel, 5 Stelle,Lega) e dall'esponente della minoranza azzurra, MaurizioBianconi (lui stesso, sentendosi appellare come 'frondista',rivendica di far parte della minoranza FI, e spiega che con luici sono altri 17 deputati forzisti). Non che i due emendamentiapprovati contro il parere del governo vadano ad intaccarel'impianto portante del ddl costituzionale, in quantomodificano si' l'articolo 2, ovvero quello che disciplina lacomposizione della nuova Camera Alta, ma limitandosi acancellare i 5 senatori di nomina presidenziale (non piu' avita ma con scadenza dopo sette anni). Il punto, pero', e'politico, e non sfugge ai contraenti il Patto. Raccontano che Renzi non abbia gradito, e che Berlusconi -seppur minimizzando la portata di quanto e' successo (ifedelissimi del Cavaliere parlano di Bianconi come di una 'minavagante, non c'e' novita'') - abbia drizzato le antenne,subodorando quello che potrebbero fare le truppe fittiane inParlamento. L'ex premier torna, con i suoi, a ribadire lasolidita' del patto del Nazareno, niente scherzi. E scherzi nonne deve fare nemmeno il Pd. Ma non e' sfuggita a Berlusconi lacontromossa renziana, che minaccia il ritorno alle urne, per dipiu' con il Mattarellum. E l'idea che Renzi possa davverovolere le urne, mette in allarme il leader azzurro e iberluscones della prima ora, che tutto vorrebbero adessopiuttosto che il voto anticipato. Fonti vicine al presidentedel Consiglio spiegano che non e' affatto vero che Renziminacci le elezioni. Ma certo, la coincidenza dei vari episodiche si sono succeduti oggi non sfugge a nessuno. Cosi' come nonviene sottovalutato dalla maggioranza Pd - nonostantepubblicamente ostenti sicurezza - il primo scricchiolio delpatto del Nazareno. La ministra Boschi, presente in commissione al momento delvoto che ha mandato sotto il governo, minimizza: "Il datopolitico lo da' l'Aula. Conta cio' che decide l'Aula e non mipreoccupa l'iter delle riforme". Dura la reazione dellamaggioranza Pd, che ai colleghi della minoranza ricorda: "Pactasunt servanda". Non usa mezzi termini Emanuele Fiano: "Inpolitica e all'interno di un partito non si mandano mai sottoil governo e il suo capogruppo. E' una questione di patti tragentiluomini". Dalla minoranza dem, Alfredo D'Attore limita laportata del voto di oggi: "Non e' politico, l'emendamento eratecnico". Ma il sottosegretario Pd, Luciano Pizzetti, non e'd'accordo: "Nelle sedi parlamentari i voti e gli emendamentinon sono mai solo tecnici, hanno sempre conseguenze politiche". Il problema e' che l'iter del ddl costituzionale prevedeancora diversi voti 'delicati', come quello che potrebbearrivare a breve sulla platea che deve eleggere il Capo delloStato (articolo 21): la minoranza Pd ha presentato degliemendamenti per allargare la platea agli europarlamentari e perinnalzare il quorum necessario. Quanto successo oggi e' solo uno scivolone, o e' un segnaleche i 'dissidenti' di Pd e FI mandano ai loro leader? Se lochiedono in molti in Transatlantico e nello stesso governo. Ecerto non giova la minaccia, che arriva dall'area renziana, diurne anticipate. Ma ancor di piu' crea subbuglio lo 'spettro'del Mattarellum - inviso alla minoranza Pd, ma visto come fumonegli occhi anche da Berlusconi e dagli azzurri - che da giornie' tornato a gamba tesa nel dibattito politico e oggi l'allorasistema elettorale viene riesumato nero su bianco in unsubemendamento di tre renziani doc, Stefano Collina, AndreaMarcucci e Francesco Verducci. Il testo prevede che l'Italicumentrera' in vigore nel 2016. "Nel periodo transitoriodall'approvazione della legge elettorale alla sua effettivavalidita', viene ripristinato il Mattarellum". (AGI).
ADV