Berlusconi non tradisce Renzi e lancia Salvini "potrei fare il regista"
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Berlusconi non tradisce Renzi e lancia Salvini "potrei fare il regista"

Berlusconi non tradisce Renzi e lancia Salvini "potrei fare il regista"

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(AGI) - Roma, 25 nov. - Un'apertura totale, a 360 gradi. Dalpremio di maggioranza alla lista, all'alleanza con AngelinoAlfano. Dal secondo round del comitato di presidenza perconsentire a Raffaele Fitto di partecipare, finoall'investitura di Matteo Salvini alla guida del futuro listoneunico di centrodestra. La sola chiusura - ma senza tonibarricaderi, anzi scusandosi se ci sono stati dei malintesi eammettendo di aver potuto commettere qualche errore - e' per idissidenti interni a Forza Italia, che vengono cosi' ammoniti:i panni sporchi si lavano in casa, quindi basta dichiarazioniostili in tv. Anche perche', "io sono un martire ed un eroe, eagli eroi non si fanno basse critiche di bottega". E' il giorno del Silvio Berlusconi show, dopo il silenzioall'indomani della sconfitta di Forza Italia alle regionali. Adoffrire all'ex premier il palcoscenico del grande ritorno inpubblico e' Bruno Vespa per la tradizionale presentazionedell'ultimo libro del giornalista-conduttore. E il leaderazzurro non si lascia scappare l'occasione. Non si mostradeluso dal voto di domenica, non ammette la sconfitta ne'tantomeno alza bandiera bianca. Al contrario, Berlusconiconfessa di non aver paura del voto anticipato che, lasciaintendere, quasi quasi non gli dispiacerebbe, visto che se siandasse alle urne con il Consultellum sarebbero assicuratenuove larghe intese. Ma, mette in chiaro, questa volta"esigerei un patto scritto prima". Insomma, il Cavaliereconferma di non avere alcuna intenzione di uscire dalla scena epromette: al prossimo giro "mi ripresento come competitor",perche' sara' provata "la mia innocenza". Se invece le elezioni- e questo sara' Renzi a deciderlo in base a un calcolo di"convenienza" - ci saranno nel 2018 con l'Italicum, Berlusconie' pronto a lanciare il listone unico, da FI alla Lega fino aNcd ("per il bene del paese sono pronto a perdonare Alfano"),perche' con il premio alla lista, sostiene Berlusconi, "la Legasara' costretta a venire con noi per vincere". E a quel punto,"Salvini potra' pure fare il goleador", ma per se' il leaderazzurro riserva il ruolo di "regista, di capitano", anche se sivedrebbe molto meglio nel ruolo di "presidente dellaRepubblica, sarei il migliore, ma non succedera' mai". Quanto Berlusconi sia sincero o quanto sia frutto di unaprecisa strategia non e' dato sapere, nemmeno allo stessopartito. Dove, tuttavia, sarebbe una bugia dire che ledichiarazioni del 'capo' sono state accolte con entusiasmo. Disicuro, viene spiegato, c'e' che l'ex premier sa di doversiassicurare l'alleanza con la Lega per evitare il disfacimentodi FI. Nell'inner circle berlusconiano viene spiegata cosi'l'apertura sulla premiership di Salvini. Idem per il perdono diNcd. (AGI) Ser (Segue)== Cav non tradisce Renzi e lancia Salvini. Ma pax lontana inFI (3)=(AGI) - Roma, 25 nov.- Fitto e i fittiani hanno apprezzato unanuova riunione del 'parlamentino', cosi' da consentireall'eurodeputato di prendervi parte (oggi era in Europa per lavisita del Papa). Ma la mano tesa al Cavaliere, viene spiegato,si ferma qui. Non e' stata gradita affatto l'investitura di Salvini("prima ci svende a Renzi e ora alla Lega", accusa un frondistaazzurro), cosi' come non piace la porta aperta ad Alfano, cheribadisce il no alla Lega. E gia' i dissidenti azzurri sipreparano alla battaglia, insistendo sulla richiesta diazzeramento delle cariche e di procedere con un verorinnovamento. Per tenere buoni i suoi, Berlusconi autorizza la linea durasul jobs act e cosi' Forza Italia lascia l'Aula di Montecitorio(molti i warning fatti pervenire a palazzo Grazioli: inParlamento i fittiani preparano il Vietnam). Di fatti, il piu'grande timore del Cavaliere, adesso, e' che le truppe non loseguano piu'. Berlusconi e' gia' consapevole, d'altra parte -anche grazie ai report predisposti dai fedelissimi - di nonpoter piu' avere la certezza del controllo sui gruppiparlamentari, dove il consenso per Fitto cresce. E, dunque,qualcosa deve cedere, acconsentendo alla linea del doppiobinario: opposizione dura sulle politiche del governo, ma ilpatto sulle riforme - chiarisce - non si tocca. Soprattuttoperche', e lo spiega lo stesso ex premier prima al comitato dipresidenza e poi in pubblico, il patto del Nazareno gli offredelle garanzie che per lui sono ora fondamentali: la prima e'sulla scelta del successore di Napolitano, che non deve essere"ostile". La seconda, quella a cui Berlusconi in fondo tienemaggiormente, e' strettamente connessa al recupero dellaperduta agibilita' politica. Il che, messo sul piatto dellabilancia, vale per il Cavaliere ben piu' della tentazione didichiarare guerra a Fitto. Ma al di la' dei toni non ostilidell'ex premier, del rivendicare di "non aver mai traditonessuno", della promessa di prendere ogni decisione tuttiinsieme, la pax interna e' tutt'altro che siglata. (AGI)
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