"Sento definire quello che è successo come drammatico, incredibile e un gravissimo scontro istituzionale, in un crescendo di allarmati e allarmanti squittii. […] Mentre il Paese era distratto dalla definizione della nuova unità di misura della degenerazione istituzionale era in corso la cessione della sua sovranità e della sua stessa aria a chiunque fosse in grado di comprarsela al ribasso”. Beppe Grillo, garante del Movimento 5 stelle, è intervenuto sulle pagine del Fatto Quotidiano per spiegare la sua posizione in merito alla crisi di governo e chiama alla calma il popolo pentastellato:
“Oggi, finalmente giunti ai primi veri scontri fra modi diversi di intendere la cosa pubblica, sento che questo viene chiamato caos […]. L’establishment è riuscito a bloccarci? Ok, fa parte del gioco! Non siamo certo affetti dalla sindrome dell’adolescente ribelle che spera che alla fine il padre gli dia ragione. Mattarella ha intortato le cose oppure affatto lo sgambetto alla democrazia? Lo vedremo, ma quello che invece è sicuro riguarda il cuore della contesa: c’è chi vuole vivere inginocchiato alle ragioni della finanza e dei suoi azzardi e chi non lo vuole”.
E conclude: “Quello che ne seguirà si chiama semplicemente politica: il confronto fra interessi diversi combattuto con mezzi diversi dalla violenza, dopo avere denudato la casta, questo era il nostro obiettivo già importante: un paese che tornasse a porsi i temi che contano per il suo futuro […] questa è la politica, bellezze! In alto i cuori”.