Renzi suona la carica. Pd gioca carta 'paura' M5S

Roma - Proposta contro protesta: con questo slogan il Partito democratico si prepara alla corsa per i ballottaggi. Mettere in evidenza le contraddizioni del Movimento Cinque Stelle e i pericoli connessi alla possibilità che i grillini possano andare a governare nei comuni, specie quelli piu' grandi come Roma, è la linea indicata dal segretario e ribadita dallo stato maggiore del Pd in una serie di riunioni che si sono tenute oggi. Un primo assaggio di questa strategia si è avuta oggi sul tema delle Olimpiadi e l'esternazione 'gradità di Francesco Totti: "Avere una visione lungimirante per il futuro di Roma significa perseguire obiettivi importanti, fra questi c'è sicuramente quello delle Olimpiadi". Parole sottoscritte immediatamente dal candidato sindaco Roberto Giachetti: "Ha ragione Totti. Dire no per paura sarebbe un danno enorme". Matteo Renzi, dopo aver sottolineato gli errori ma anche i punti di forza dai quali ripartire in vista dei ballottaggi, continua a suonare la carica: giochiamocela e andiamo a vincere, è il messaggio. Anche perché per i ballottaggi si riparte da zero ed è inutile soffermarsi sui distacchi del primo turno. In passato, inoltre, non sono mancati i casi di eclatanti rovesciamenti. Anche infausti per il Pd: Francesco Rutelli contro Gianni Alemanno, a Roma, chiuse il primo turno con un vantaggio di quasi sei punti. Ma al ballottaggio rimase sostanzialmente al palo. Non abbassare la tensione, dunque.
Un messaggio che vale soprattutto per la Capitale: una riunione di due ore al Nazareno, con parlamentari, candidati al Comune e candidati presidente di municipio ha cercato di galvanizzare gli animi. Durante la riunione si è sollevato anche il tema di un maggiore coinvolgimento del Governo nella campagna elettorale, su temi pero' locali, amministrativi. A chiederlo sono stati, in particolare, i parlamentari romani Walter Tocci e Marco Causi. "L'importante è che ci si concentri, pero', su temi riguardanti la città", spiega un altro deputato dem: "Non c'è ragione, in questo momento, di distrarsi con altro". Probabile, quindi, che si possano tenere incontri su argomenti come, ad esempio, le infrastrutture e la riforma della Pubblica Amministrazione, con i provvedimenti contro i 'furbetti del cartellino'. Un modo per mettere in mostra quanto di buono compiuto fin qui dal governo e dare un segnale di forte concretezza all'elettorato. Anche perché - e sarà questo il secondo messaggio da inviare ai cittadini - non è questo il momento di sperimentare, soprattutto a Roma dove "recenti 'laboratori', negli ultimi sette anni, hanno lasciato un segno fin troppo profondo", viene spiegato al Nazareno. L'ultima parola, su eventuali interventi di ministri e sottosegretari nella campagna elettorale, spetterà comunque al premier, del quale non si esclude un intervento a pochi giorni dai ballottaggi, probabilmente in piazza e non a teatro. L'ottimo riscontro avuto a Ravenna, con Piazza del Popolo gremita, sembra giocare a favore di questa ipotesi. Una possibilità, quella di un intervento al fianco dei candidati, ancora al vaglio. Di sicuro, da oggi alle prossime due settimane, Renzi sarà impegnato in diversi appuntamenti da premier, in Sicilia con una visita a Taormina, città del prossimo G7; poi, a Lucca, per una iniziativa sulla banda larga, e a Santa Margherita Ligure, con i giovani di Confindustria. Infine l'appuntamento del no tax day, con i banchetti che in tutta Italia diranno addio alla tassa sulla prima casa: un intervento da premier dal forte impatto sugli elettori chiamati a votare i propri rappresentanti nei comuni. (AGI)