M5S prepara rush finale e studia per governo nazionale

Roma - M5S prepara il rush finale in vista dei ballottaggi del 19 giugno, ma di fatto e' gia' un 'allenamento' in vista della partita piu' importante, quella per il governo nazionale. I pentastellati, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista in primis, ieri lo hanno sottolineato subito che il voto di Roma e Torino, ma non solo, "non e' piu' di protesta ma e' un voto politico", una dimostrazione di fiducia nel progetto e nella visione di paese targata 5 Stelle. Il day after in casa M5S, secondo quanto viene riferito, e' contrassegnato da grande soddisfazione e fiducia per i risultati che arriveranno dal secondo turno. Anche se sempre con una moderata prudenza: perche', viene spiegato, adesso si deve continuare ad andare avanti in una campagna elettorale - nelle prossime due settimane - caratterizzata da "buone sensazioni" ma senza sottovalutare l'avversario. I pentastellati, allo stesso tempo, tengono a precisare che non ci sono solo Roma e Torino perche' ci sono anche 20 comuni dove M5S correra' ai ballottaggi e l'obiettivo e' di vincere piu' sfide possibili. E per questo, viene spiegato, si insistera' sui territori per convincere "anche l'ultimo indeciso" a dare il proprio voto ai grillini. La soddisfazione tra i 5 Stelle e' legata anche e soprattutto al fatto che e' la prima volta che il Movimento ottiene risultati cosi' importanti da quando Gianroberto Casaleggio non c'e' piu' e da quando Beppe Grillo davvero ha messo in atto quel 'passo di lato' annunciato ormai da tempo. Tanto che, secondo quanto si apprende, Grillo non dovrebbe venire a Roma per il comizio finale nemmeno il venerdi' 17 prima del ballottaggio, per lasciare ancora una volta tutta la scena a Virginia Raggi. Anche se nessuno se la sente di escludere del tutto blitz improvvisi nella Capitale o anche a Torino, perche' "si sa Grillo e' imprevedibile".

A Roma e Torino sfida M5S-PD

In ambienti 5 Stelle sottolineano comunque la "soddisfazione" per un Movimento che cammina sempre di piu' con le proprie gambe; e molti fanno notare che "questo e' un messaggio importante che da' il Movimento" di un modo di fare politica diverso e che non vuole leader. Anche se poi Di Maio, nei fatti, si comporta e parla sempre piu' da vero leader pentastellato e candidato premier in pectore. Ed e' proprio in vista della partita decisiva, quella delle politiche, che i pentastellati chiederanno agli iscritti di scegliere con un voto online il candidato premier M5S, probabilmente nei mesi in prossimita' del referendum costituzionale, quindi a ottobre. Il referendum su cui Renzi fa affidamento e al quale lega la vita del suo governo. Intanto, oggi e' il giorno della soddisfazione. Grillo dal suo blog rivendica i risultati ottenuti e assicura: "Tra due settimane ci sono i ballottaggi e noi non molliamo. Siamo pronti a governare. Cambiamo Tutto!". Sottolineando che "il Movimento 5 Stelle si sta espandendo a macchia d'olio. E' la prima forza politica a Torino e a Roma dove ha il doppio dei voti del Pd. I risultati di Virginia Raggi e Chiara Appendino sono storici". E ancora, ricorda: "I candidati sindaci del Movimento 5 Stelle sono al ballottaggio in 20 comuni e ci sono gia' quattro nuovi sindaci a Dorgali, Grammichele, Fossombrone e Vigonovo. Dove non e' al ballottaggio come a Milano, Bologna, Napoli, Cagliari, Trieste e negli altri comuni superiori ha raddoppiato, triplicato o quintuplicato i voti rispetto alla tornata precedente. I nuovi consiglieri comunali, in attesa dei risultati finali e dell'esito dei ballottaggi, sono circa 150". Infine, l'affondo a Renzi che ha parlato di 1000 sindaci Pd: "Renzi mentitore cronico e seriale". E al Partito democratico che "sta scomparendo" ma anche a Forza Italia che "e' quasi un ricordo". Grillo, pur con il suo 'passo di lato', non molla il suo Movimento, incoraggia i candidati pentastellati e lancia l'hasthag 'Cambiamo tutto'. (AGI)