Elezioni comunali, due grafici per capire come è finita nelle grandi città

M5S fuori dai ballottaggi nei capoluoghi di regione. Affluenza in netto calo

Elezioni comunali, due grafici per capire come è finita nelle grandi città
 Foto Agf
 Luigi di Maio con Beppe Grillo alla Camminata per la Costituzione

Il Movimento 5 Stelle è fuori dai ballottaggi nei quattro capoluoghi di Regione: Genova, l'Aquila, Palermo e Catanzaro. Fuori anche in città importanti come Parma e Verona. La 'sentenza', arrivata a pochi minuti dalla chiusura delle urne nei 1.004 comuni al voto domenica 11 giugno, è stata confermata dallo scrutinio nella notte. Uno scrutinio molto a rilento in quasi tutte le città più importanti. Sono definitivi i dati di Verona e Parma.

Elezioni comunali, due grafici per capire come è finita nelle grandi città

A Palermo e Genova i grillini arrivano terzi dietro alle compagini di centrosinistra e centrodestra. A Verona e Parma, addirittura, non salgono nemmeno sul podio, surclassati anche dalle liste civiche. Con i Cinque Stelle tagliati fuori, a ridere è soprattutto il centrodestra che torna ad affermarsi come diretto avversario del Pd. Nei capoluoghi di provincia il Movimento 5 Stelle potrebbe raggiungere il ballottaggio a Carrara e Asti. 

Dato clamoroso a  Palermo: la vittoria al primo turno di Leoluca Orlando, sindaco uscente di centrosinistra. Orlando ha per ora il 46,01% dei voti. In Sicilia, come noto, è sufficiente il 40% per essere eletti al primo turno, quindi la vittoria a questo punto appare scontata.

Elezioni comunali, due grafici per capire come è finita nelle grandi città
 Foto Facebook
 Beppe Grillo e Davide Casaleggio alla marcia Perugia-Assisi per il reddito di cittadinanza (Foto Fb)

Affluenza inchiodata al 60,7% Bassissimo il dato di Genova, dove l'affluenza si è fermata al al 48,39%. La città ligure si è aggiudicata la maglia nera per la percentuale di cittadini che sono andati alle urne.

A Genova, Il candidato del centrodestra, Marco Bucci, e quello del centrosinistra, Giovanni Crivello, vanno al ballottaggio. Nettamente staccato quello dei Cinque Stelle, reduce dal duro scontro con la vincitrice delle 'comunarie', Marika Cassimatis.

Altra beffa per i Cinque Stelle a Parma, dove il fuoriuscito Federico Pizzarotti va al ballottaggio da primo classificato nella città dove ha amministrato da sindaco del M5S prima della rottura col Movimento. La sua affermazione oggi mette davvero all'angolo Grillo e i suoi.

A Verona la sfida per arrivare al ballottaggio con il candidato del centrodestra Federico Sboarina è tra la candidata del centrosinistra, Orietta Salemi, e quella della lista civica 'Fare', Patrizia Bisinella.

L'Aquila: il candidato del centrosinistra, Americo Dibenedetto, sfiora il successo già al primo turno.

Taranto: Nemmeno nella città in cui divampa la polemica sull'Ilva M5S riesce a portare un candidato al ballottaggio. 

Al ballottaggio di Catanzaro andrà di sicuro il candidato del centrodestra, Sergio Abramo, mentre la sfida è tra quello del centrosinistra Vincenzo Ciconte e quello della lista civica, Nicola Fiorita.

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  • Il crollo del Movimento di Grillo, su tutte le prime pagine dei quotidiani

    11 giugno 2017, 00:48
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I commenti dei giornali impietosi col Movimento

La Repubblica: "Il populismo paga i suoi tanti errori"
Nel suo editoriale, Stefano Folli scrive: "Eppure dal voto negletto sono emerse rilevanti indicazioni. Non tanto il ritorno del bipolarismo centrodestra/centrosinistra, perché servono ben altre conferme prima di poterlo affermare. Quanto la grave sconfitta del Movimento Cinque Stelle, la prima seria battuta d’arresto registrata da un Grillo che forse presagiva la disfatta per come nelle ultime ore appariva scontroso e infastidito nelle strade della sua Genova. Essere esclusi da tutti i ballottaggi che contano è un pessimo presagio, tanto più che le percentuali raccolte da nord a sud sono scarse per una forza che si è proposta in questi anni come alternativa al sistema". Leggi qui l'editoriale integrale.


Elezioni comunali, due grafici per capire come è finita nelle grandi città

Il Sole 24 ore: "Grillini puniti da divisioni interne e candidati deboli"
Scrive Barbara Fiammeri sul quotidiano di Confindustria: "L'esclusione del M5S dai ballottaggi nelle principali città chiamate alle urne è la prima risposta che arriva da questa tornata elettorale. Un evento frutto delle divisioni interne al Movimento ma anche della debolezza dei candidati, scelti in più di un caso per fedeltà al vertice pentastellato che per capacità. Genova è certamente il caso più clamoroso. Nella sua città Beppe Grillo ha perso malamente. E non solo per la distanza che separa il candidato grillino dagli altri due contendenti di centrosinistra e centrodestra, ma perché a Genova il fondatore del M5S ha deciso d'autorità di sostituirsi alla scelta degli iscritti estromettendo la vincitrice delle comunarie con un semplice «fidatevi di me»." Leggi qui l'editoriale integrale.
 
Quotidiano Nazionale: "Febbre 5 stelle, centrodestra in salute"
L'edizione online di Qn, quotidiano.net, riporta l'editorale di Gabriele Canè che sottolinea: "I 5stelle hanno la febbre alta. Il centro sinistra sta così così. Il centro destra, nonostante l'età e gli acciacchi del suo leader, gode di buona salute. Forse la cartella clinica del Palazzo non sarà questa al cento per cento, ma la diagnosi uscita dalle amministrative di ieri gli assomiglia molto. Tra quindici giornisapremo se le condizioni dei pazienti sono cambiate, o se alla prima visita si era visto giusto". 
 
La Stampa: "amministrare significa confrontarsi con il territorio"
Il direttore della Stampa Maurizio Molinari analizza in video il voto delle comunali.