Dal trans Alessia a Guzzanti, i 'bocciati' a Roma
Male anche la figlia di Moro e Giobbe Covatta. Mister preferenze è invece De Vito di M5s con 6.451 voti

Roma - Non sfondano i nomi noti nella corsa all'Assemblea capitolina. Che i romani non abbiano premiato i volti piu' conosciuti presenti nelle liste risulta dai dati relativi alle 2.600 sezioni pubblicati nel primo pomeriggio sul sito del comune di Roma. La capolista di Forza Italia Alessandra Mussolini, che raggiunge 1.492 preferenze, e' stata sorpassata da altri della sua lista - il piu' votato Davide Bordoni (3.099) - anche se le e' andata meglio della sorella Rachele che ne ha ottenuto soltanto 657 pur risultando prima della lista "Con Giorgia Meloni Sindaco". Si e' fermato a 816 preferenze Francesco Storace, capolista della "Lista Storace Marchini Sindaco". Non e' andata bene con 428 preferenze a Maria Fida Moro, figlia dello statista assassinato dalle Br, capolista di "Democratici e Popolari Piu' Roma Giachetti", all'ex nuotatrice Alessia Filippi, capolista di "#Roma Torna Roma Giachetti Sindaco" con 416, al giornalista Paolo Guzzanti, capolista di "Rete Liberale Alfio Marchini Sindaco", con 58 preferenze. Diciassette ne ha ottenute il trans Alessandro Campanella, detta Alessia, presente nella lista "Laici Civici Socialisti Una Rosa per Roma Giachetti Sindaco". Le preferenze sono state 503 per il comico Giobbe Covatta, capolista dei Verdi. Per Piera Levi Montalcini, nipote del premio Nobel Rita, capolista del "Partito Democratico Giachetti sindaco", 1.075 preferenze e 1.364 per Irene Pivetti, capolista di "Lega Noi con Salvini". Solo 13 preferenze, infine, al giovane Aldo Maria Biscardi, nipote di Biscardi e candidato nella lista Storace; quest'ultima, tuttavia, ha spiegato che la sua candidatura "era finalizzata solo al XIV municipio" mentre al Comune si trattava di una "candidatura di servizio per la quale non ha votato ne' lui stesso ne' la sua famiglia".
"Mister preferenze" nella corsa all'assemblea capitolina e' invece Marcello De Vito e si trova nella lista piu' votata, quella del Movimento 5 Stelle, mentre il Pd resta fuori dal podio occupato da Fratelli d'Italia e dalla lista di Alfio Marchini. De Vito, avvocato, classe '74, ex candidato a sindaco nel 2013, tre anni all'opposizione della giunta Marino, sconfitto nelle 'comunarie' online da Virginia Raggi, fa il pieno con 6.451 preferenze anche se rispetto al passato non si puo' definire proprio una cifra da record. Il secondo posto con 5.463 preferenze va a Fabrizio Ghera, candidato nella lista Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale Meloni Sindaco, da giugno 2013 consigliere dell'Assemblea capitolina, dopo aver ricoperto per cinque anni la carica di assessore ai Lavori Pubblici con Alemanno. Terzo con 5.227 preferenze, capolista di Alfio Marchini sindaco, e' Alessandro Onorato, classe 1980, esordio in politica nel giugno 2006 con l'elezione con una lista civica al Consiglio del Municipio Roma XIII, poi nel 2008 l'elezione al Consiglio comunale e nel 2013 la candidatura alle elezioni comunali nella lista civica a sostegno di Alfio Marchini Sindaco. Seguono nella lista Pd, Michela Di Biase, 35 anni, moglie del ministro dei Beni e delle attivita' culturali Dario Franceschini, con 5.186 preferenze, Marco Palumbo, 4.867, e Ilaria Piccolo, 4.484.
Non pagano, infine, le liste create ad arte per dirottare voti, giocando su omonimie ed equivoci, le cosiddette 'liste civetta', o quelle 'fai da te'. Registrano quota zero preferenze, per esempio, 33 candidati della lista "Lega Centro Con Giovanni Salvini", 30 della "Lista Del Grillo Parlante No Euro" e 37 della lista "W L'Italia con Tiziana Meloni". Nessuna preferenza a ben 40 candidati dell'Unione Pensionati e 34 del Movimento Per Roma. (AGI)