A che punto siamo con la legge elettorale
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A che punto siamo con la legge elettorale
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Tutte le proposte in campo

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  • Partito Democratico tra Mattarellum e Italicum 'corretto' - Il Pd, pur continuando a sostenere che il Mattarellum sarebbe la soluzione migliore, dopo l'ennesima bocciatura da parte di ex sostenitori del sistema di voto precedente al Porcellum (oggi è stata la volta di Fratelli d'Italia e di Orlando e i suoi sostenitori), prende atto e ammette che i numeri sul Mattarellum non ci sono. Contemporaneamente, torna a farsi largo tra i renziani l'ipotesi - per la verità già circolata nei giorni scorsi, ma 'offuscata' dalle dichiarazioni pro e contro il Mattarellum - di puntare su un Italicum 'ritoccato' ovvero opportunamente modificato. Si tratta però della trentesima proposta di legge presentata in commissione lo scorso 13 marzo e mentre i vertici renziani del Pd continuavano a sostenere la linea ferma sul Mattarellum.La proposta di legge, che ha come primi firmatari i deputati renziani Fragomeli, Malpezzi, Rotta, consiste:
  • Direzione Italia verso il Mattarellum - "Non ci saranno ne' staffette ne' governi stabili dopo il voto se la legge elettorale non sara' cambiata". Cosi' in una nota Raffaele Fitto, leader di Direzione Italia. "Chi pensa di vincere con il sistema proporzionale intende affermare solo la propria posizione a discapito della governabilita', destinando il Paese a una frammentazione che ci riportera' subito al voto. Noi - conclude Fitto - siamo per il maggioritario e il Mattarellum e' una buona base di partenza. Noi ci siamo. Lo abbiamo detto e oggi ancora di piu' lo ribadiamo, perche' guardiamo al futuro e alla stabilita' dell'Italia".
  • Lega Nord - "Noi il Mattarellum lo votiamo domani mattina. La Lega sostiene qualunque sistema elettorale pur di far votare gli italiani", ha detto Matteo Salvini.
  • Il 'No' al Mattarellum arriva invece da Forza Italia e dai centristi della maggioranza (Ap).
  • M5S punta al Legalicum - I deputati M5S della commissione Affari costituzionali sostengono che "Il confronto sulla migliore legge elettorale per il Paese dovrebbe svolgersi nella trasparenza delle Aule parlamentari e, invece, la nuova legge, volta invece solo a non far vincere il M5S, verrà decisa nel retrobottega di una sede di partito, dal futuro inquilino del Nazareno. Il tutto alla faccia della democrazia, del rispetto delle istituzioni e del normale confronto parlamentare. E' proprio per questo motivo che noi non ci siederemo più a nessun tavolo con queste persone, che non sono state in grado neanche di scrivere una legge elettorale senza farsela bocciare dalla Corte costituzionale. Si deve andare a votare con il Legalicum applicato al Senato, con un tratto di penna si potrebbe tornare alle urne in tre giorni".
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