(AGI) - Roma, 14 nov. - No alle politiche del governo Renzi edell'Unione europea, no al jobs act, no alla legge distabilita' e al piano di riforma della scuola. Sono tanti imotivi della protesta di Cobas, Cub, Usi e Adl Cobas che hannoproclamato per oggi lo "sciopero generale e sociale" dellavoro pubblico e privato.
Cortei e manifestazioni si terrannoin circa 25 citta' italiane, con la partecipazione dei centrisociali, dei coordinamenti dei precari e dei piccoli lavoratoriautonomi, delle organizzazioni studentesche. Picchetti, sit-in e azioniin luoghi significativi" per 24 ore, annuncia il sindacato.
CAMUSSO: PARTITA SU JOBC ACT NON ANCORA CHIUSA - Per Susanna Camusso la 'partita' sulJobs act "non e'assolutamente chiusa" dopo l'accordo tra MatteoRenzi e la minoranza Pd. "L'abbiamo detto dal 25 ottobre: none' un voto di fiducia che cambiera' il nostro orientamento e lanostra iniziativa", ha aggiunto il segretario generale dellaCgil, al suo arrivo al corteo della Fiom a Milano. "Non ci pare che con quella mediazione ci sia una rispostaper mantenere la difesa dei diritti che noi facciamo", haaggiunto Camusso, rispondendo a chi le chiedeva dell'accordocon la minoranza Pd sul Jobs act.
"Si tratta del primo sciopero chedura veramente 24 ore - fa notare il portavoce Cobas PieroBernocchi - e nelle principali citta' le iniziative sisusseguiranno nell'arco di tutta la giornata, fino allamezzanotte".
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A Roma, il corteo e' partito da piazza dellaRepubblica, passando davanti al ministero dell'Economia e siconcludera' a piazza Vittorio. Nella mattinata, sit in davantialla direzione generale di Telecom e di Poste; nel pomeriggiopresidi al ministero dell'Istruzione e davanti ad alcuni grandicentri commerciali.
A Milano, dove si svolgera' anche il corteodella Fiom, il concentramento e' a largo Cairoli alle 9,30.
ANapoli, l'appuntamento e' a piazza Garibaldi. "Sarannomanifestazioni pacifiche - assicura Bernocchi - La novita' e'che si e' diffuso un 'laboratorio dello sciopero' e in alcunecitta', come la Capitale e Napoli, le iniziative previstesaranno una dozzina. Questo anche grazie allo schieramento incampo, fatto di tante persone, studenti, lavoratori, precari,disoccupati che rifiutano le politiche liberiste e diausterita'". (AGI)