Un accordo sulla legge elettorale con M5S e Forza Italia sul sistema tedesco "è possibile". Lo dice il segretario del Pd, Matteo Renzi, intervistato dal Messaggero. "Il Presidente della Repubblica ci ha chiesto di fare un accordo sulla legge elettorale e noi veniamo da una cultura istituzionale per cui gli appelli del Presidente della Repubblica sono vincolanti, specie per il partito di maggioranza", premette Renzi. "Dunque lavoriamo per rispondere all'invito di Mattarella. Certo il sistema tedesco ha qualche pregio, a cominciare dalla soglia del 5%. Ma è noto che io avrei voluto tutt'altro tipo di legge elettorale, non è la mia prima scelta, anzi. Ma vediamo cosa diranno gli altri e poi ci muoveremo con responsabilità e coerenza", aggiunge.
Il sistema tedesco non risolve tutto
Il sistema tedesco è "un passo avanti per uscire dalla palude", ma "non è la soluzione di tutti i problemi", continua Renzi. Secondo Renzi inoltre, "ci sono dei paletti che il Pd ritiene indispensabili", ovvero la presenza del nome o dei nomi sulla scheda accanto al simbolo: la gente deve sapere per chi vota. E naturalmente lo sbarramento al 5%". Ad Alfano che chiede prima un'intesa nella maggioranza, Renzi replica secco: "riflessione suggestiva. Ma se siamo a questo punto è perché alcuni settori della maggioranza hanno pensato di poter rimandare, rimandare, rimandare. Un popolare europeo come Alfano non farà fatica a riconoscersi nel sistema tedesco".
Possibile voto in settembre
Se si trova l'accordo sulla legge elettorale è possibile andare a votare a settembre in contemporanea con la Germania "Le elezioni tedesche sono sempre state uno spartiacque - dice Renzi - dunque votare con Berlino avrebbe un senso per molti motivi. Il Pd non chiede elezioni anticipate ma non le teme", aggiunge. Quanto alla possibilità di una grande coalizione subito dopo il voto, Renzi risponde che "la Merkel in Germania corre per vincere da sola. Ma se non ci sono i numeri è ovvio che si debba fare accordi con altri partiti e per noi sarà lo stesso. Il mio obiettivo è sconfiggere Berlusconi, non allearmici. Poi dipende da quanti voti ciascuno prendera'". Renzi aggiunge che al momento non è comunque previsto a breve un incontro con il leader di Forza Italia: non avrei problemi a incontrarlo ma al momento non e' in agenda". Per il segretario del Pd inoltre, "l'eventuale voto anticipato non genera incertezza sui mercati, ma la riduce.