"Le polemiche stanno a zero. C'è un problema di sanità pubblica e va affrontato con forza". Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervistata dal 'Corriere della Sera', si difende dopo essere finita nella bufera per aver annunciato un decreto che renderà obbligatori i vaccini nella scuola dell'obbligo. Annuncio - pare - non concordato con il governo e che ha suscitato le ire del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, secondo la quale verrebbe così minacciato il diritto all'Istruzione, e dello stesso segretario del Pd, Matteo Renzi, irritato per le iniziative personali dei membri del governo. "Nel governo manca un coordinamento, ognuno fa quello che gli pare, la cabina era nata proprio per evitare casini", avrebbe tuonato Renzi in privato, secondo i retroscena del Corsera. "Se vogliono farsi campagna elettorale dal governo, è meglio che stiano attenti", è l'avvertimento dei renziani agli alfaniani, dalle cui file proviene Lorenzin. "Con questa storia delle vaccinazioni obbligatorie a scuola non vorrei innescare un nuovo incidente di percorso, non ci serve un altro Fertility Day", è la dichiarazione di Fedeli riportata da 'La Repubblica'.
"Non è vero che Gentiloni non sapeva"
"Un retroscena di pettegolezzi", sostiene Lorenzin, "sono certa che è cosi'. Il segretario del Pd non puo' aver detto quanto è stato riferito. Da 4 anni mi occupo di rafforzare la politica sui vaccini. Anche il suo responsabile per la sanità era d'accordo con me". Il premier Gentiloni, sostiene Lorenzin, "ne era al corrente da diversi giorni e ha ricevuto tutti i miei atti. Anche con la collega Valeria Fedeli ci sono stati contatti. Non è vero che nel governo non c'è comunicazione. C'è una veicolazione continua di informazioni. Con Fedeli, assicura Lorenzin, "negli ultimi mesi abbiamo avuto una serie di contatti. Non esistono divisioni ma la volontà di trovare una linea comune mantenendo in equilibrio i due diritti costituzionali, a vantaggio degli alunni e delle famiglie. Porto questo testo in Consiglio dei ministri proprio perché venga esaminato da tutti. Ricordo che dobbiamo riunificare il Paese e assicurare alla popolazione lo stesso livello di sicurezza. Invece ogni Regione legifera per conto suo. Chi non fa nulla e chi troppo. Ci vuole unità di metodo per riportare le soglie di copertura oltre il 95%. È il momento giusto per accendere i riflettori e trovare una soluzione".
"Social media e fake news alimentano l'antivaccinismo"
Per i vaccini saranno obbligatori "non sarà uno schema fisso - spiega Lorenzini - Oltre ai 4 già previsti dal calendario per la pediatria, li decideremo di volta in volta in base ai dati epidemiologici. Ho inviato la bozza della legge a Palazzo Chigi per rispondere a un'emergenza, il calo delle soglie di sicurezza. La popolazione non è adeguatamente protetta". L'obbligo di presentare il certificato di vaccinazione varrà per l'iscrizione alle elementari perché "iniziative negli asili esulano dalla nostra competenza", dice Lorenzin, che sottolinea: "L'obiettivo è dare sicurezza e proteggere i cittadini dal rischio di contagio da malattie infettive che nell'immaginario collettivo sono sparite. E lo erano davvero grazie alla profilassi. Poi si è falsamente creduto che immunizzarsi fosse inutile e i casi sono tornati a salire. Guardiamo quel che sta succedendo per il morbillo". La ministra della Salute mette in guardia dall'"antivaccinismo", che, afferma, "è un processo in corso da anni, ma prima era confinato in certi ambiti culturali. L'esplosione è avvenuta con i social media e le fake news che hanno alimentato paure irrazionali". Lorenzin ribadisce che "la scienza non ha nulla di politico e cavalcare posizioni antiscientifiche è sbagliatissimo. Il Movimento 5 Stelle ha fatto retromarcia e ha smentito di essere contrario. Speriamo non tornino di nuovo indietro".