Come cambia la lotta ai furbetti del cartellino con il decreto Madia
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Come cambia la lotta ai furbetti del cartellino con il decreto Madia
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Cosa cambia rispetto al vecchio decreto

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  • Il dipendente colto in flagrante a imbrogliare lo Stato dovrà essere sospeso dal servizio e dallo stipendio entro 48 ore.
  • Durante il tempo necessario al provvedimento disciplinare, il presunto “furbetto” percepirà un assegno di sostentamento ma, una volta concluso il giudizio, rischierà il licenziamento e una sanzione pari ad almeno sei mesi di retribuzione. A valutare questa pena aggiuntiva sarà la Corte dei Conti, che la commisurerà sulla base del danno di immagine inflitto alla pubblica amministrazione.
  • Il verdetto dovrà arrivare entro 30 giorni anche per i casi più gravi, per i quali il vecchio decreto prevedeva un tempo massimo di 120 giorni per la procedura. Se la violazione non avviene in flagranza, i termini invece scenderanno da 120 a 90 giorni. Le stesse tempistiche si applicheranno anche per altri generi di violazioni, come alcune forme di peculato e le molestie .

A rischio licenziamento anche il dirigente complice

Prossimo appuntamento: la Conferenza Stato-Regioni

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