Italicum, Consulta boccia ballottaggio. Sentenza subito applicativa
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Italicum, Consulta boccia ballottaggio. Sentenza subito applicativa

Italicum, Consulta boccia ballottaggio. Sentenza subito applicativa

Corte Costituzionale, seduta pubblica sulla costituzionalità della legge elettorale AGF 
Corte Costituzionale, seduta pubblica sulla costituzionalità della legge elettorale AGF 
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Chi ha fatto ricorso contro l'Italicum

Come funziona e su cosa decide la Corte Costituzionale

Nella sua memoria, trasmessa alla Corte lo scorso settembre (l'udienza sull'Italicum era stata inizialmente fissata per il 4 ottobre, e poi rinviata a dopo il referendum sulle riforme), l'avvocato dello Stato Vincenzo Nunziata aveva definito inammissibili - e in ogni caso infondate - le questioni sollevate davanti alla Corte: "Nessuna elezione si è ancora svolta in base alla legge numero 52 del 2015, e, conseguentemente, nessuna lesione del proprio diritto può essere addotta da alcuno".

L'Avvocatura aveva sottolineato la differenza "evidente" rispetto al precedente sul 'Porcellum', che "si riferiva non ad un'ipotetica e futura applicazione della disciplina elettorale, ma ad un diritto di voto che aveva già avuto modo di esplicarsi con le menomazioni riconducibili ad una legge poi dichiarata incostituzionale".

Plenum incompleto

I nove 'nodi' dell'Italicum sottoposti al vaglio costituzionale:

  1. Liste candidati: La legge elettorale approvata nel 2015 prevede che le liste dei candidati siano presentate in 20 circoscrizioni elettorali, suddivise in 100 collegi plurinominali, fatti salvi quelli uninominali nelle circoscrizioni Valle d'Aosta/Vallee d'Aoste e Trentino Alto Adige/Sudtirol, per le quali sono previste disposizioni particolari.
  2. Attribuzione seggi: i seggi sono attribuiti su base nazionale con il metodo dei quozienti interi e dei più alti resti
  3. Premio di maggioranza e ballottaggio: sono attribuiti comunque 340 seggi alla lista che ottiene, su base nazionale, almeno il 40 per cento dei voti validi o, in mancanza, a quella che prevale in un turno di ballottaggio tra le due con il maggior numero di voti, esclusa ogni forma di collegamento tra liste o di apparentamento tra i due turni di votazione
  4. Soglia di sbarramento: accedono alla ripartizione dei seggi le liste che ottengono, su base nazionale, almeno il 3 per cento dei voti validi
  5. Blocco misto liste e candidature: la legge prevede la composizione delle liste con un candidato bloccato e gli altri scelti con voto di preferenza
  6. Soglia di sbarramento al Senato: questo punto si riferisce non all'Italicum ma al Testo unico per l'elezione del Senato, come modificato dalla legge Calderoli. Le norme prevedono, per l'elezione del Senato, soglie di sbarramento diverse da quelle previste per l'elezione della Camera
  7. Entrata in vigore: tra le norme impugnate davanti alla Corte, quella secondo cui le nuove disposizioni per le elezioni della Camera dei deputati si applicano a decorrere dall'1 luglio 2016
  8. Opzione capolista eletto in più collegi: la legge consente al candidato capolista che sia stato eletto in più collegi plurinominali di optare in base a una sua valutazione e non in base a criteri oggettivi e predeterminati
  9. Meccanismo di recupero proporzionle dei voti in Trentino Alto Adige: nella sola Regione Trentino Alto Adige possono essere assegnati tre seggi di recupero proporzionale a una lista non apparentata con alcuna lista nazionale o espressione della minoranza linguistica vincitrice in tale Regione.

Gli scenari possibili dopo il voto della Consulta

  • due sistemi omogenei con un Italicum azzerato;
  • se salta solo il ballottaggio tempi più lunghi per il voto;
  • i capilista bloccati danno più potere al segretario Pd;
  • un via libera da Strasburgo per la corsa del leader Fi.

Partiti già divisi sul dopo sentenza

Grillo: "Avremo finalmente legge costituzionale"

Salvini: "Votare a maggio"

Forza Italia: "Serve tempo per le elezioni"

Pd: "Ritorno al mattarellum" ma posizioni diverse sui tempi

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