Renzi vuole il Mattarellum, cosa prevede la legge del Presidente
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Renzi vuole il Mattarellum, cosa prevede la legge del Presidente
Roma - Matteo Renzi lancia la sfida a opposizione e minoranza interna: durante l'Assemblea Nazionale del Partito Democratico (infiammata da un intervento di Roberto Giachetti - VIDEO), che ha approvato la relazione del segretario con 481 voti favorevoli, dieci contrari e due astenuti, lancia la proposta andare al voto il prima possibile tornando al Mattarellum: "Basta una legge fatta da un solo articolo per tornare al Mattarellum", sottolinea Renzi, consapevole che la legge del 1993 che porta la firma del presidente della Repubblica raccoglie vasti consensi anche nelle altre forze del Parlamento.
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Il Mattarellum, in realtà, era tornato prepotentemente alla ribalta all’inizio della settimana: dopo giorni di sponsorizzazione del proporzionale da parte di molte forze politiche, lunedì scorso a sorpresa ha fatto la sua ricomparsa sulla scena la legge elettorale che fu spodestata dal Porcellum a fine 2005 e che porta il nome dell'attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Pd e Lega, ecco chi sostiene il Mattarellum
A rilanciare il sistema elettorale pre-Porcellum è una parte del Pd ma, soprattutto, a sorpresa è il leader leghista Matteo Salvini. Il primo a fare esplicito riferimento al Mattarellum è stato Karl Zeller, del gruppo 'Per le autonomie' del Senato, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Paolo Gentiloni: "La priorità del governo è quella di fare una nuova legge elettorale in breve tempo. Noi saremmo per reintrodurre il Mattarellum", ha spiegato.
Poco dopo, il Mattarellum è stato citato da Sergio Lo Giudice, esponente della minoranza Pd, nel suo intervento alla Direzione del partito: "Sulla legge elettorale partiamo dalla legge Mattarella". E' stata poi Sandra Zampa, prodiana doc, ad annunciare che "alla Camera, Michele Nicoletti ha appena depositato una riproposizione del Mattarellum. Credo sia da lì che dobbiamo ripartire", ha spiegato anche lei durante la Direzione dem.
Ma a sparigliare le carte è stato soprattutto il leader della Lega, Matteo Salvini che, al termine del Consiglio federale del partito, e alla vigilia della riunione dei partiti del centrodestra convocata proprio per discutere di legge elettorale, ha rilanciato: "Faremo la nostra proposta, depositandola sia alla Camera che al Senato, sul ritorno al Mattarellum, legge già sperimentata e quindi immediatamente riadottabile".
Che cos'è il Mattarellum
Il Mattarellum è un sistema misto, nato dopo il referendum abrogativo del 1993 con il quale gli italiani votarono a favore dell'abrogazione del proporzionale. Si passò dunque a un sistema elettorale misto a prevalenza maggioritario: 475 seggi per la Camera e 232 per il Senato vengono assegnati secondo un meccanismo maggioritario a turno unico: viene eletto parlamentare il candidato che ha riportato la maggioranza relativa dei suffragi nel collegio.
Cosa prevede
Nello specifico, il Mattarellum prevede per la Camera l'elezione del 75% dei deputati con collegi uninominali e il restante 25% con un sistema proporzionale. Per la parte maggioritaria viene eletto il candidato che ottiene più voti. Nel proporzionale, dove non si esprime la preferenza, accedono alla suddivisione dei seggi le liste che hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4%. Prima della ripartizione occorre però applicare il meccanismo dello scorporo, per cui alla lista vengono sottratti i voti ottenuti dal candidato ad essa collegato che ha vinto nel collegio. Al Senato i tre quarti dei seggi vengono assegnati col sistema maggioritario, in collegi uninominali, a maggioranza semplice e a turno unico. Per il restante quarto dei seggi, si applica il metodo proporzionale. E' quindi un sistema che favorisce il bipolarismo, incentivando però la nascita di coalizioni ampie e di alleanze elettorali che non sempre restano unite fino alla fine della legislatura, così come avvenne nel '94 per il primo governo Berlusconi, sostenuto da una coalizione di centrodestra (il Polo delle Libertà al nord e il Polo del Buon governo al sud), che andava da Forza Italia alla Lega, passando per An fino all'Udc.
Il sistema con cui fu eletto Prodi
Il Mattarellum fu anche la legge elettorale con cui vinse il primo governo Prodi, nel 1996, sostenuto da Ulivo (una coalizione che andava dal Pds al Ppi, passando per i Socialisti italiani fino ai Verdi e i Repubblicani e la Rete di Orlando) e Prc di Bertinotti. Fu allora, nel '96, che si applicò il cosiddetto 'patto di desistenza' tra il partito della Rifondazione Comunista e le forze politiche riunite nella coalizione di centrosinistra l'Ulivo. In virtù della desistenza, Rifondazione Comunista non presentò propri candidati in tutti i collegi elettorali e in quelli assegnati, tramite appunto il patto elettorale, al Prc non venne, di conseguenza, presentato il contrassegno dell'Ulivo.
Per approfondire:
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