Roma - Paolo Gentiloni, premier incaricato da Sergio Mattarella di formare il nuovo governo, ha iniziato oggi pomeriggio le consultazioni che concluderà domani verso le 13.30 e poi, come promesso, potrebbe subito sciogliere la riserva e salire al Quirinale. Chi farà parte del nuovo esecutivo? Quanti dei ministri di Matteo Renzi saranno confermati e quanti cambieranno dicastero o lasceranno il governo? Chi sono le new entry? Il toto-ministri impazza e i grandi quotidiani cercano di anticipare la ‘squadra’ di Gentiloni. Tutte le testate concordano nel ritenere che resteranno nell’esecutivo Angelino Alfano (al Viminale o alla Farnesina), Pier Carlo Padoan, Andrea Orlando, Dario Franceschini (al MiBac o alla Farnesina), Roberta Pinotti, Carlo Calenda (al Mise o alla Farnesina), Grazianio Delrio e Maria Elena Boschi (depotenziata: perderebbe le Riforme e manterrebbe le Pari opportunità e i Rapporti col Parlamento). Sicuri silurati i ministri del governo Renzi dell’Istruzione (Stefania Giannini), del Lavoro (Giuliano Poletti) e dell’Ambiente (Gianluca Galletti). Riconfermato anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti che, secondo alcuni giornali, potrebbe assumere anche la delega ai servizi segreti. Un passaggio che però innescherebbe una serie di spostamenti di poltrone. Un altro elemento politico importante è la probabile entrata nell’esecutivo di Ala, il gruppo di Denis Verdini, che potrebbe avere uno o due ministeri, seppure non di primo piano.
I nomi ‘noti’, infine, che potrebbero entrare nel governo Gentiloni sono quelli di Piero Fassino e Pier Ferdinando Casini (Esteri), Marco Minniti (Interno), Ermete Realacci (Ambiente), Anna Finocchiaro e Roberto Giachetti (Riforme), Marcello Pera e Giuliano Urbani (Istruzione).